Il Consiglio Europeo ha aggiunto nove voci all’elenco delle persone oggetto di misure restrittive per azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Il loro inserimento in elenco è motivato dal coinvolgimento nelle cosiddette “elezioni” nelle cosiddette “Repubblica popolare di Donetsk” e “Repubblica popolare di Lugansk”. Con le loro azioni, le persone interessate hanno ulteriormente compromesso l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Ucraina: nuove minacce alla sua integrità
L’UE non riconosce queste “elezioni”, che considera illecite e illegittime. In una dichiarazione rilasciata il 10 novembre 2018 l’UE ha condannato queste “elezioni”, che costituiscono una violazione del diritto internazionale, compromettono gli impegni assunti nel quadro degli accordi di Minsk e violano la sovranità e il diritto dell’Ucraina.
Le misure consistono in un divieto di viaggio e in un congelamento dei beni, vale a dire che le persone interessate non possono entrare nel territorio degli Stati membri dell’UE, che tutti i loro beni nell’UE sono congelati e che i cittadini e le entità dell’UE non possono mettere fondi a loro disposizione.
La decisione porta a 164 il numero totale di persone inserite dall’UE nell’elenco. Nell’ambito del regime di sanzioni l’UE ha inoltre imposto un congelamento dei beni nei confronti di 44 entità. Gli atti giuridici, compresi i nomi delle persone interessate, sono consultabili nella Gazzetta ufficiale dell’UE.