Il Consiglio ha aggiunto sette voci all’elenco delle persone oggetto di misure restrittive per azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Le nuove designazioni avvengono a seguito dell’organizzazione, l’8 settembre 2019, di elezioni locali russe nella Repubblica autonoma di Crimea e nella città di Sebastopoli, in Ucraina, dopo la loro annessione illegale. Attraverso il coinvolgimento nelle elezioni, queste persone hanno fornito sostegno attivo ad azioni e attuato politiche che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Le misure dell’UE nei confronti delle organizzazioni incluse nell’elenco
La decisione porta a 177 il numero totale di persone inserite dall’UE nell’elenco. Nell’ambito del regime di sanzioni l’UE ha inoltre imposto un congelamento dei beni nei confronti di 44 entità. Ciò significa che tutti i beni appartenenti a tali entità nell’UE sono congelati e non è consentito a persone ed entità dell’UE di mettere fondi a loro disposizione.
Gli atti giuridici, compresi i nomi delle persone interessate, sono consultabili nella Gazzetta ufficiale dell’UE del 28 gennaio 2020.
Altre misure dell’UE in vigore in risposta alla crisi in Ucraina includono:
- sanzioni economiche riguardanti settori specifici dell’economia russa, attualmente in vigore fino al 31 luglio 2020
- misure restrittive in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli, limitate al territorio della Crimea e a Sebastopoli, attualmente in vigore fino al 23 giugno 2020.