Il Consiglio Europeo ha dato il via libera all’avvio dei negoziati di adesione per l’Ucraina e la Moldavia nell’UE. La decisione è stata presa all’unanimità da tutti i 27 Stati membri, ad eccezione dell’Ungheria, che si è astenuta. L’Ucraina ha presentato domanda di adesione all’Unione Europea il 28 febbraio 2022, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa. La Moldavia ha presentato domanda il 3 marzo 2022.
Ucraina e Moldavia nell’UE, svolta storica?
La decisione del Consiglio Europeo rappresenta una svolta storica. È la prima volta che l’Unione Europea concede lo status di candidato a un Paese in guerra. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha salutato la decisione come una “vittoria per l’intera Europa”. “È un momento storico per l’Ucraina, per l’Unione Europea e per il mondo”, ha detto Zelensky in un recente discorso. “L’Ucraina appartiene all’Unione Europea e non ci fermeremo finché non saremo membri a pieno titolo“.
La decisione del Consiglio Europeo è stata accolta con favore anche da altri leader europei. Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha definito la decisione un “momento decisivo” per l’Ucraina e la Moldavia. “Questa è una chiara testimonianza del vostro impegno per i valori europei“, ha detto Michel.
I negoziati al via per i due paesi
L’avvio dei negoziati di adesione è un processo lungo e complesso. Potrebbero essere necessari diversi anni prima che l’Ucraina e la Moldavia diventi membri a pieno titolo dell’Unione Europea. Tuttavia, la decisione del Consiglio Europeo rappresenta un passo importante verso l’integrazione dell’Ucraina e della Moldavia nell’Unione Europea.
Tra opinioni positive e critiche
La decisione è stata accolta con favore da molti osservatori politici. Alcuni analisti hanno affermato che la decisione potrebbe aiutare a rafforzare la posizione dell’Ucraina nella guerra contro la Russia. Altri hanno affermato che la decisione potrebbe incoraggiare altri Paesi dell’Europa orientale a chiedere l’adesione all’Unione Europea.
Non sono mancate le critiche a questa decisione del Consiglio Europeo. L’Ungheria, tramite il suo presidente Orban, ha deciso di astenersi dal voto e imponendo il veto sui 50 miliardi di euro che sarebbero stati destinati alla nazione ucraina ancora impegnata nella guerra contro la Russia.