(Adnkronos) – Nuovi aiuti militari e armi dagli Usa all’Ucraina mentre Volodymyr Zelensky torna a ribadire che Kiev deve poter colpire obiettivi in Russia nella fase cruciale della guerra. Nell’incontro a Parigi con il presidente ucraino, Joe Biden ha “annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari, del valore di 225 milioni di dollari e che comprende intercettori di difesa aerea e munizioni di artiglieria e altre capacità cruciali. “Questo è il sesto pacchetto annunciato dagli Usa da quando è stata firmata dal presidente Biden la legge di spesa aggiuntiva per la sicurezza nazionale, a dimostrazione del rapido passo dell’aiuto Usa all’Ucraina”, evidenzia la Casa Bianca nella nota in cui si riferisce dell’incontro durante il quale i due “leader hanno discusso della situazione della guerra e delle necessità urgenti di aiuto dell’Ucraina”.
Si è discusso anche del prossimo “summit di pace per l’Ucraina in Svizzera, dove la vice presidente Kamala Harris e il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, rappresenteranno gli Stati Uniti a sostegno della ricerca di una pace giusta e duratura in linea con la Carta dell’Onu, che comprenda i principi di sovranità e integrità”. “Il presidente ha ribadito che il sostegno Usa all’Ucraina è inamovibile”, conclude il comunicato, sottolineando che i due “leader si sono impegnati ad incontrarsi di nuovo nel prossimo vertice del G7 in Italia per continuare le discussioni”. A Parigi Biden si è scusato con il presidente ucraino per il lungo ritardo con cui il Congresso Usa ha approvato il nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 61 miliardi di dollari. Biden ha detto a Zelensky di volersi ”scusare” per il ritardo dovuto ad ”alcuni dei nostri membri molto conservatori” del Congresso.
Armi Usa all’Ucraina: il nuovo sì di Biden
“Non mi allontanerò da voi”, ha assicurato il presidente americano a Zelensky. “Mi scuso per le settimane in cui non ho saputo cosa sarebbe successo, in termini di finanziamenti, perché abbiamo avuto problemi a ottenere il disegno di legge che dovevamo approvare e che prevedeva i soldi che alcuni dei nostri membri molto conservatori stavano trattenendo. Ma ce l’abbiamo fatta”, ha sottolineato Biden, che durante le celebrazioni per il D-Day ha reso omaggio ai veterani e paragonato di fatto Vladimir Putin a Adolf Hitler.
“Grazie ai veterani la guerra ha avuto una svolta, si sono schierati contro l’aggressione di Hitler. Qualcuno dubita che non vorrebbero che l’America si schierasse contro l’aggressione di Putin oggi in Europa?”, ha detto. Nel post su X in cui riferisce dell’incontro avuto a Parigi con il presidente americano, Zelensky dal canto suo ha scritto che che “per assicurare una protezione effettiva contro il terrorismo quotidiano della Russia, l’Ucraina deve essere in grado di colpire obiettivi militari in territorio russo”. Nell’incontro con Biden “abbiamo discusso delle capacità di difesa dell’Ucraina, della situazione sul campo di battaglia e dei nostri preparativi per la firma di un accordo bilaterale di sicurezza. E’ anche cruciale rafforzare la difesa della regione di Kharkiv e accelerare la consegna delle armi americane”.
“Ringrazio gli Stati Uniti per stare al fianco dell’Ucraina – ha concluso nel messaggio il presidente ucraino – è molto importante per il nostro popolo sentire che non siamo soli, che voi siete con noi, nostro partner strategico. Noi anche apprezziamo la leadership degli Stati Uniti per far avanzare la formula di pace”. Nel corso della giornata, Zelensky è intervenuto all’Assemblea nazionale francese, dove si è rivolto ai parlamentari in francese per ringraziarli del loro sostegno.
Zelensky: “Europa non più continente in pace”
”L’Europa non è più un continente in pace” dopo l’aggressione russa all’Ucraina e ”Putin sta oltrepassando linee rosse proprio come fece Adolf Hitler” dimostrando che ”il regime russo non conosce più limiti”, ha detto Zelensky, seguendo una linea analoga a quella tracciata da Biden. ”Occorre fare di più per la pace. Fare oggi più di ieri in modo da essere più vicini alla pace di domani”, ha aggiunto mettendo in guardia dal rischio di ”destabilizzazione dell’Europa se l’Ucraina non vince”. Ma ”Putin può vincere questa battaglia? No, perché non abbiamo il diritto di perdere”, ha affermato.
”Possiamo vincere questa battaglia? Sì, ne sono convinto”, ha garantito. ”L’Europa è a un bivio” ed è ”questo il momento che possiamo fare la storia” e ”non diventare vittime della storia”, ha aggiunto. Il presidente ucraino ha voluto ringraziare in particolare il capo dell’Eliseo Macron, chiamandolo ”Emmanuel”, per ”non aver abbandonato l’Ucraina in un momento decisivo” nella guerra contro la Russia. “La sensazione che l’Ucraina resista al male ha unito molte persone in Francia e ringrazio le famiglie francesi. Possiamo contare sul vostro sostegno, sulle vostre armi, sulla vostra formazione”, ha detto il leader ucraino. La conferenza per la pace in Ucraina che si terrà i prossimi 15 e 16 giugno in Svizzera ”potrebbe essere il nostro D-Day”, ha dichiarato Zelensky rivolgendosi ai deputati francesi.
“Tra una settimana arriverà il D-Day ucraino”, ha detto riferendosi alla conferenza di pace e ritenendo che potrebbe avvicinare l’Ucraina alla ”fine della guerra”. ”Un giorno potremo vedere gli aerei nel cielo come in Normandia”, ha aggiunto il presidente ucraino continuando il parallelismo tra la Seconda Guerra Mondiale e la guerra in Ucraina. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)