(Adnkronos) – Joe Biden in pressing sui leader del Congresso per ottenere il semaforo verde agli aiuti militari da 61 miliardi di dollari destinati all’Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti ha fissato un incontro per oggi, mercoledì 17 gennaio, in una giornata destinata a diventare cruciale per il sostegno americano all’Ucraina, in guerra con la Russia da quasi 2 anni.
Gli aiuti sono bloccati da dicembre per l’opposizione di un gruppo di repubblicani al Senato che in cambio del voto favorevole chiedono il varo di politiche migratorie più stringenti al confine con il Messico. Il dialogo nell’ultimo mese non ha prodotto la fumata bianca e il sostegno americano al paese guidato dal presidente Volodymyr Zelensky è sempre più in discussione.
Washington di fatto non ha mezzi e armi in rampa di lancio, anche se nelle ultime ore ha cercato di inviare segnali rassicuranti. Il segretario di Stato Antony Blinken ha avuto un colloquio con Zelensky a margine del World Economic Forum a Davos e ha promesso ”un sostegno duraturo” da parte degli Stati Uniti. “Siamo determinati a continuare il nostro sostegno all’Ucraina e stiamo lavorando a stretto contatto con il Congresso per riuscirci.
So che i nostri colleghi europei faranno lo stesso”, ha detto Blinken a Zelensky. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden, si è unito all’incontro e ha detto a Zelensky che gli Stati Uniti e i loro alleati sono determinati “a garantire che la Russia fallisca e l’Ucraina vinca”. “Dobbiamo essere in grado di consegnare le necessarie risorse all’Ucraina per le armi di cui ha bisogno per raggiungere i risultati”, ha aggiunto.
Biden in pressing sul Congresso
Il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca si è detto comunque convinto che all’interno del Congresso esiste “un sostegno bipartisan” agli aiuti a Kiev “che dobbiamo mobilitare, sia alla Camera che al Senato, trasformandolo in votazioni effettive per i fondi”.
“Il presidente Biden è completamente concentrato su questo – ha aggiunto Sullivan – stiamo cercando di riuscire a concludere nelle prossime settimane e infatti continuo a credere, ed esprimere fiducia nel fatto che, dopo tante giravolte, arriveremo al punto. Ho questa fiducia dall’inizio – ha concluso – e continuo ad averla”.
Sul campo, la situzione appare sospesa in uno stallo che somiglia ad un braccio di ferro durissimo. Esperti e analisti delineano uno scenario che prevede una nuova spallata russa a febbraio, con un’ulteriore offensiva nel cuore dell’inverno per alterare l’equilibrio che sembra resistere da settimane.
“I marines ucraini continuano a mantenere la loro testa di ponte a Krynky sulla riva sinistra del Dnipro, malgrado i tentativi russi di scacciarli. Continueranno a contestare questo territorio per questa settimana”, osserva l’intelligence militare britannica segnalando una situazione generale di immobilismo sul campo.
Oggi vertice per armi a Kiev
“Nel corso della settimana passata, né le forze russe né quelle ucraine hanno conquistato terreno – esordisce il bollettino – Malgrado i progressi a fine dicembre nella cattura di Marinka, la Russia non è stato in grado di trarne vantaggio e avanzare a ovest verso Kurakhove o a sud verso Novomykhalivka”.
“L’accerchiamento di Avdiivka rimane il principale sforzo russo. Tuttavia – nota l’intelligence britannica – al momento la Russia ha ottenuto progressi territoriali molto limitati con un costo significativo di uomini e mezzi.
La città settentrionale di Stepove rimane sotto controllo ucraino assicurando l’accesso alla via di rifornimento di Avdiivka, Tentativi russi di isolare la città sono improbabili per almeno una settimana”.
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