(Adnkronos) – Gli Stati Uniti lanciano l’allarme: i soldi per l’Ucraina sono finiti e gli aiuti per Kiev, in guerra contro la Russia da 650 giorni, sono a rischio. In una lettera inviata ai leader del Congresso, la Casa Bianca e l’amministrazione del presidente Joe Biden lanciano l’allarme sul fatto che sono finiti i soldi a disposizione per sostenere militarmente il paese guidato da Volodymyr Zelensky.
E che la mancata approvazione entro la fine dell’anno dei fondi per nuovi aiuti militari metterebbe a serio rischio la posizione di Kiev sul campo di battaglia. “Voglio essere chiara: senza un’azione del Congresso, entro la fine dell’anno finiremo le risorse per garantire armi e equipaggiamento all’Ucraina – scrive Shalanda Young, a capo dell’ufficio budget della Casa Bianca – non c’e’ a disposizione una pentola magica di fondi per affrontare questi momenti. Abbiamo finito i soldi e quasi finito il tempo a disposizione”.
L’assenza di fondi potrebbe “azzoppare l’Ucraina sul campo di battaglia”, continua la lettera che l’ultima di una lunga serie di sollecitazioni da parte della Casa Bianca per l’approvazione degli oltre 61 miliardi destinati all’Ucraina, come parte di un pacchetto di stanziamenti straordinari in tutto di 106 miliardi, che comprendono i fondi per Israele, per il Pacifico e il confine con il Messico.
Soldi per Kiev sono finiti
Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer ha fissato per la prossima settimana il voto per la proposta di Biden, ma ovviamente la situazione è ben diversa alla Camera, dove è forte all’interno della maggioranza repubblicana l’opposizione a nuovi, consistenti aiuti militari a Kiev.
Tanto che lo speaker Mike Johnson insiste con la proposta di votare separatamente gli oltre 14 miliardi di aiuti per Israele – che i repubblicani sostengono in modo compatto – e quelli per l’Ucraina. Mentre il leader della minoranza repubblicana Mitch McConnell è d’accordo con Schumer sulla necessità di approvare il pacchetto nel suo insieme.
La cosa certa, prosegue Young nel suo messaggio, è che non si può rimandare oltre: “Questo non è un problema per il prossimo anno, il momento di aiutare l’Ucraina democratica contro l’aggressione russa è ora. E’ arrivato il momento che il Congresso agisca, se la vostra assistenza si ferma – conclude – questo provocherà problemi significativi all’Ucraina“.
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