Con la cerimonia di premiazione, che si è svolta ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, capitale italiana della cultura 2018, si è chiusa la quinta edizione di TuttoMondo Contest, il concorso artistico under 21 promosso da Save the Children, l’organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e tutelarne i diritti, nell’ambito della campagna Illuminiamo il futuro per il contrasto alla povertà educativa. Alla manifestazione, che è stata presentata dai registi Elena Bourika e Daniele Luchetti, hanno partecipato la fotoreporter Letizia Battaglia, lo scrittore Giorgio Vasta e il regista Roberto Andò, tutti componenti della Giuria di esperti che ha selezionato e premiato le opere vincitrici nelle tre sezioni di fotografia, scrittura e audiovisivi e, in rappresentanza di Save the Children Italia, Antonella Inverno e Francesca Sangermano del dipartimento Advocacy.
“Siamo molto felici di partecipare anche quest’anno al TuttoMondo Contest, l’iniziativa di Save the Children che coinvolge ogni anno centinaia di giovani sul piano della produzione culturale” hanno commentato Elena Bourika e Daniele Luchetti, “è quanto mai importante in questo momento storico in Italia favorire questo tipo di esperienze per i più giovani perché è proprio attraverso la cultura che si può creare un immaginario collettivo di una società futura più equa e giusta, così come l’hanno raccontata i giovani partecipanti con le proprie opere artistiche”.
Sono 60 le opere arrivate nelle tre categorie in concorso (27 reportage fotografici, 23 video, 10 opere narrative) da singoli o gruppi per un totale di 400 partecipanti (minorenni e giovani fino ai 21 anni), da cui sono state selezionate 3 opere finaliste per ogni sezione sul tema scelto per il 2018: “2037, il futuro è…”. Una riflessione sulla povertà educativa che agisce nel buio e priva i giovani dell’opportunità di costruirsi un domani, o anche solo di sognarlo.
L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna Illuminiamo il Futuro di Save the Children per il contrasto alla povertà educativa, in corso con oltre 650 organizzazioni attive in tutta Italia, quest’anno dedicata al recupero degli spazi per i bambini. A tal proposito, è stata lanciata una petizione on line – disponibile su www.illuminamoilfuturo.it – per chiedere che tutti gli spazi abbandonati, spesso lasciati nel completo degrado, vengano restituiti ai giovani e siano dedicati ad attività sportive, educative e culturali gratuite. Emblematica in questo senso la scelta dei Cantieri Culturali alla Zisa come cornice del contest: un ex polo industriale riconvertito negli anni ’90 dal Comune di Palermo in una vera e propria cittadella culturale. La mobilitazione, accompagnata sui social dall’hashtag #italiavietatAiminori, è associata ai 10 luoghi simbolici vietati ai minori nel nostro Paese, individuati dall’Organizzazione con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica. Tra questi due sono a Palermo, l’asilo nido Galante al quartiere Danisinni e lo spazio di Via Coppi allo Zen 2.
La premiazione si è svolta al Cinema De Seta, intervallata dall’esibizione della band giovanile Zisound e dal video intervento del Festival di Quindici19 “Duemila30”.
A seguire presso la Sala Blu del Centro Sperimentale di Cinematografia in programma la proiezione dei cortometraggi in concorso e al Centro Internazionale di Fotografia l’esposizione delle fotografie che hanno partecipato all’iniziativa. Previste nel pomeriggio le attività esperienziali: alle 15 alla sala Blu del Centro Sperimentale di Cinematografia il workshop con Marie Lelardoux a cura dell’Institut Francais di Palermo e alla Sala Biancala masterclass sul video partecipativo a cura di Piero Li Donni e Zakaria Mohamed Ali, poi al Centro Internazionale di Fotografia l’incontro sul linguaggio fotografico con Letizia Battaglia e allo Spazio Cre.zi. Plus un workshop sulla narrazione della migrazione a cura di Sandro Triulzi (Archivio delle memorie migranti) e di Yves Légal (Civico Zero Roma).
Ad aggiudicarsi il premio nella sezione video è stato il Liceo Ginnasio Statale Ugo Foscolo di Albano con l’opera “Papalagi – Uomo Bianco“, tratto da “una raccolta dei sermoni che un vecchio capo tribù samoano rivolse al suo popolo dopo il viaggio che intraprese ai primi del Novecento nel Vecchio Continente. Il film collettivo che da quel libro è stato ricavato, coordinato da Luca Piermarteri, mostra una mano formalmente e eticamente consapevole nell’uso creativo del repertorio”.
Vince nella sezione fotografia Aran Cosentino con la sua “Il futuro è… Imparare dalla natura“. “Aran ha sedici anni, forse non ha visto le foto su internet, bruttine in verità, non ha letto i filosofi, non sa dei massacri compiuti sugli ambientalisti del Perù che difendevano gli alberi dalla speculazione, ma sicuramente ha imparato da solo la bella lezione che ci arriva dalla natura. La fotografia che abbiamo premiato è una testimonianza d’amore. E non è poco”.
Due i premiati ex aequo nella sezione narrazione, Viola Arsene con “Corazon Extrasiato” e Gruppo Associazione Ubuntu con “Tra cielo e terra”.“Viola Arsene ha scritto un racconto che colpisce per il modo in cui sa individuare un lineamento essenziale del contemporaneo: la nostra ossessione di risparmiare tempo – sempre di più, ricorrendo a qualsiasi strategia (tecnologica ma non solo) – così da mettere insieme un capitale da poter immediatamente sperperare”. “Tra cielo e terra è un coro di voci. Ogni voce rimanda a una storia personale, a un corpo, a uno sguardo sulle cose. Nella forma della filastrocca – sempre acuta e immaginifica – Nata Radosavljevic, Alessandro Radosavljevic, Kuzman Radosavljevic, Pamela Jovanovic danno forma a un testo in cui l’incertezza del presente e di ciò che accadrà è descritta in una maniera vitale”.
Assegnate due menzioni speciali: quella di Save the Children per l’opera che maggiormente esprime i valori e le tematiche affrontate dall’Organizzazione, con particolare riferimento ai diritti dei minori, è andata a “L’Aria Rossa”, capogruppo Andrea Bonelli, nella categoria audio-video “per aver saputo mostrare con originalità e delicatezza un futuro in cui le discriminazioni e la mancanza di opportunità a scuola sono una realtà. Save the Children lotta ogni giorno per assicurare un futuro diverso a tutti i bambini e le bambine. Un futuro dove proprio a partire dalla scuola abbiano le opportunità per far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.
La menzione speciale di Sottosopra, il Movimento giovani per Save the Children, destinata all’opera che, ribaltando la prospettiva, dà voce ai ragazzi e alle ragazze e che maggiormente rappresenta il loro punto di vista sulla realtà, è stata conferita alla foto “Il futuro…è nelle mani del nostro passato” dei ragazzi della scuola Pascoli di Torre Annunziata “per aver mostrato come, per dei ragazzi di prima media, sia importante il proprio futuro e la propria formazione: dai primi passi fino alla maggiore età, dovremmo prendere come esempio da loro che fin da adesso si stanno battendo per un futuro rigoglioso; giocando e studiando, senza perdere di vista ciò che è importante”.
I vincitori riceveranno 2 card del valore di 500 euro l’una per l’acquisto di attrezzatura fotografica e video e un buono da 550 euro per frequentare un corso della Scuola Holden di Torino più una partecipazione gratuita di gruppo alla giornata “Un Sabato da Holden” del 16 giugno. Obiettivo del concorso, giunto al suo quinto anno, è stimolare la creatività e la riflessione dei giovani, coinvolgendo scuole, centri di aggregazione, associazioni, gruppi informali, ma anche singoli autori, minori o al massimo 21enni, a raccontare da una differente angolazione temi quali l’integrazione sociale e la povertà educativa, oggetto dell’edizione 2018.