Ciancimino jr. : da sempre connessione tra malavita e istituzioni
“La trattativa tra Mafia e Stato è cominciata a fine maggio del ’92 (prima dell’assassinio di Paolo Borsellino)” lo ha detto Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso, intervistato da Corradino Mineo per RaiNews24. “Io vengo contattato dal Capitano De Donno subito dopo la strage di Falcone, esattamente siamo a fine maggio del ’92. La trattativa inizia nel momento in cui il Capitano in aereo mi avvicina e mi chiede di poter parlare con mio padre, quella è una data che è storica, è assodata”. E’ così che racconta l’inizio della trattativa tra mafia e stato conclusasi con la formlazione del famigerato “papello”. “Dopo tre accordi e’ jazz” risponde Ciancimino con una frase di Lou Reed alla domanda se quella del ’92 sia stata la prima trattativa: “Una trattativa, due trattative…mi sembra che ci sia sempre stata una connessione tra malavita e istituzioni”. “Se Riina – dice ancora Massimo Ciancimino – riusci’ a portare a termine l’omicidio di Lima e iniziare una campagna di stragi, vuol dire che aveva già le coperture, insomma un altro referente. Mio padre pensava che nel piatto c’era sicuramente qualcosa di forte”. Secondo Massimo Ciancimino, infine, “finché non arriva il messaggio chiaro dall’alto, che nessuno, con richiesta di trattare, con lodo o disegni di legge, può essere messo al di sopra della legge e al sicuro dalla pena, sembrerà legittimo a chiunque fare richieste (come quelle del papello)…”.