Uno straniero in orbita alla periferia del Sistema Solare, sottratto alla sua stella madre dal Sole in virtù di un’attrazione gravitazionale fatale. Sembra essere questa – almeno secondo la simulazione messa a punto dagli scienziati dell’Università svedese di Lund i cui risultati sono apparsi sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society Letters – la storia del misterioso mondo numero 9, unesopianeta “adottato” dal nostro sistema planatario all’incirca4.5 miliardi di anni fa.
Con una massa stimata di circa 10 volte quella della Terra, il Planet 9 – di cui non abbiamo ad ora indizi, nemmeno un puntino luminoso nel cielo né una qualche informazione sulla sua composizione, sia essa rocciosa, ghiacciata o gassosa – non sarebbe dunque nato nel nostro club planetario ma vi sarebbe giunto dopo essersi allontanato troppo dall’orbita della sua stella madre a causa della spinta esercitata dai pianeti circostanti, per essere poi soggiogato dall’attrazione del Sole.
Successivamente, quando la nostra stella si sarebbe allontanata dall’ammasso natio per trasmigrare verso un altro – fenomeno non raro a seguito del quale gli astri possono effettuare il “furto” di pianeti – il mondo numero 9 avrebbe seguito il suo nuovo sole rimanendo bloccato nella sua orbita. Se le cose stessero così, una volta individuato, Planet 9 potrebbe essere il primo mondo alieno ‘visitabile’ da sonde terrestri… a due passi casa.