La tutela del patrimonio artistico italiano potrebbe passare nel prossimo futuro anche dal punire pesantemente i vandali che imbrattano i nostri monumenti. Al vaglio del Consiglio dei Ministri c’è, infatti, la proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di imporre forti multe a chi si rende responsabile di atti vandalici contro il nostro patrimonio artistico.
Dai turisti agli eco-attivisti
Quante volte abbiamo visto turisti manifestare la propria gioia immergendosi nelle acque di fontane pubbliche (e monumentali). Un gesto senza alcuna malizia ma che cionondimeno può rappresentare un pericolo per le opere d’arte. Persone che camminano all’interno di una fontana famosa le possiamo vedere solo in un vecchio film di Federico Fellini, non altrove. Ci sono poi eco-attivisti che hanno più di una volta imbrattato i monumenti delle nostre città nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi a loro cari. Anche in questo caso, intenzioni meritevoli ma lo strumento di sensibilizzazione è discutibile. Pur essendo tutti i loro artifizi facilmente cancellabili, si rischia comunque di arrecare danno al monumento imbrattato. Che dire, infine, dei danni provocati alle nostre opere d’arte da tifosi stranieri?
Con il disegno di legge proposto dal ministro Sangiuliano, a prescindere dalle intenzioni più o meno buone, chi imbratterà i nostri monumenti sarà pesantemente multato
Tutela del patrimonio artistico: la proposta di legge
Il disegno di legge riguarda la “distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Le multe previste vanno da 20 a 60mila euro. Ci sono in più sanzioni penali, per quanti distruggano, disperdano, deteriorino o rendano “in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali”. Altre sanzioni amministrative, che vanno da 10 a 40 mila euro, sono destinate a chi “deturpa o imbratta” questi beni o li destina “ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione” o “incompatibile con il loro carattere storico o artistico”. La proposta di legge prevede che i proventi ricavati dalle multe comminate vadano versati in un fondo al quale si attingerà per riparare i danni causati dagli atti vandalici.
Giro di vite sui pagamenti ridotti
La bozza di decreto presentata prevede la possibilità di notificare il verbale della multa entro 120 giorni dal giorno in cui l’infrazione è commessa. Inoltre l’importo della multa può essere pagato in misura ridotta se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla notifica. Ci si può avvalere di questa sorta di sconto solo una volta nell’arco di 5 anni.