La “politica in tema migratorio” della UE è molto discussa da più parti. Chi la ritiene troppo debole, chi troppo permissiva, chi un esercizio di scaricabarile. Ora Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo traccia un bilancio rivolgendosi alle altre autorità comunitarie ed ai Paesi Membri.
Ve la proponiamo interamente (anche se un po’ lunga) questa esternazione proprio per evitare giudizi di valore mediati e permettervi – nel pieno rispetto del lettore, come sempre- di attingere direttamente alle parole pronunciate da chi ha responsabilità politiche transnazionali ben precise.
“A settembre abbiamo creato una strategia globale su come affrontare la crisi migratoria, ma la sua attuazione è ancora in ritardo. Abbiamo bisogno di accelerare su tutti i fronti, compresa la protezione delle frontiere esterne dell’Unione europea. Il nostro obiettivo è chiaro: dobbiamo riprendere il controllo sulle nostre frontiere esterne per arginare i flussi migratori e di preservare Schengen. È per questo che nel nostro riunione di ottobre abbiamo messo la questione di cui sopra in cima alla nostra agenda e ha chiesto alla Commissione di presentare proposte volte a rafforzare il mandato di Frontex e migliorare la gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea. Il nostro incontro sarà la prima occasione per reagire al pacchetto della Commissione a questo riguardo.