La Cina è in testa alle classifiche per il numero di viaggiatori nel mondo, e nel solo 2017 sono stati ben 129 milioni i turisti cinesi. Nei prossimi 5 anni saranno 700 milioni i turisti cinesi nel mondo, di cui si stima oltre 21 milioni arriveranno in Europa, e di questi oltre il 10-15 %, tra i 2 e i 3 milioni, saranno diretti in Italia, con un tempo di permanenza medio di 7/10 giorni per vacanza, con previsioni di crescita.
L’Italia è quindi, per nostra fortuna, una delle mete da sogno dei nuovi facoltosi viaggiatori dell’oriente, di cui una buona parte con età compresa fra i 18 e 36 anni, con la Toscana, culla del Rinascimento, tra le regioni più ambite per arte e cultura.
Turisti cinesi in Italia: i matrimoni
Altro dato interessante, diffuso dal Centro Studi di Firenze, evidenzia il fatto che in Italia il turismo per matrimoni genera circa 380 milioni di euro, un settore in forte crescita a cominciare proprio dai futuri sposi del “paese del Dragone”, che sognano nozze nel nostro paese, con in cima la Toscana tra le regioni.
In alternativa gli sposi vengono in Italia per il pre-wedding, una sorta di luna di miele anticipata con servizio fotografico che faranno rivedere in grande stile al rientro in Cina durante il matrimonio.
Dati molto interessanti, soprattutto calcolando che anni fa il paese più popoloso del mondo ospitava solo 16 miliardari, mentre oggi sono circa 380, quasi uno su cinque del totale mondiale.
Le metropoli di provenienza di questa nuova classe emergente sono Pechino, Shanghai, Guangzhou e Tianjin.
Offrire quindi oggi soggiorni di prestigio con le peculiarità che contraddistinguono il nostro paese come il “Made in Italy”, il clima, il paesaggio, il capitale culturale e ambientale (in gran parte riconosciuto dall’UNESCO), il cinema, la musica e l’enogastronomia, che costituiscono le principali risorse e ragioni del successo dell’Italia come destinazione, di fatto rappresenta una grande opportunità per le nostre strutture turistiche.
Turisti cinesi in Italia: la Toscana
Un segmento di mercato in cui si sta, ad esempio, specializzando intelligentemente la TBA Holidays, acronimo di Tuscany Business Agency, tour operator specializzato nell’intermediazione turistica di dimore storiche e residenze di prestigio con il suo focus in Toscana. Una realtà che ha ripreso l’interesse crescente dei giovani colti e ricchi cinesi per la storia e cultura del Bel Paese e che concentra il suo business a chi privilegia la vacanza esclusiva e d’élite per famiglie e gruppi business.
Tuscany Business Agency è proprietaria del marchio TBA Holidays per il settore turistico e di TBA Real Estate per la divisione immobiliare.
“Le strutture ricettive e relativi servizi dovranno essere all’altezza e pronte ad ospitare questa nuova classe di viaggiatori disposti a spendere di più ma molto più esigenti. Più i servizi saranno di qualità superiore e più essi saranno intenzionati ad acquistare.” spiega Aldo Gottardo, fondatore della TBA (www.
“Offrire una eccellente ospitalità, approfondire la conoscenza della loro cultura, migliorare l’approccio, contribuirà a creare un futuro di indotto turistico che durerà nel tempo. Per vincere ques“ta sfida bisognerà adeguare le nostre infrastrutture ed il nostro servizio digitale che risulta ancora carente in molte zone con collegamenti internet lenti o inesistenti” continua ancora Gottardo.
Turisti cinesi in Italia: il marchio “Welcome Chinese”
Il turista cinese vive oggi sullo smartphone, paga con il QR code, non entra in un locale se non è accettata la sua carta di credito UnionPay e va dove lo portano i suoi social come Tencent, Tuniu e Wechat.
Gli operatori italiani devono quindi prepararsi a fare i conti con questa realtà, visto anche che in Italia le istituzioni che si fregiano del marchio “Welcome Chinese”, il prestigioso riconoscimento concesso da Pechino a chi incontra le esigenze dei turisti del dragone sono solo poche centinaia.
“Urge quindi migliorare i servizi e adeguare l’accoglienza verso tali nuove fasce di pubblico. Solo così potremo confidare in un futuro fatto di crescita e grandi opportunità per il nostro turismo e la nostra economia” conclude Gottardo.