Le famiglie italiane tornano a spendere per le proprie vacanze, dopo anni di prudenza e difficoltà economiche. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2015 sono aumentate le spese delle famiglie per i servizi ricettivi e di ristorazione: si tratta di una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, ovvero di una media di 122,39 euro mensili spesi da un nucleo familiare, rispetto ai 110,26 euro mensili del 2014.
Tuttavia non sempre è facile, per chi si muove coi propri bambini, organizzare al meglio le vacanze, perché non c’è ancora un’attenzione adeguata nei confronti del turismo familiare e delle particolari esigenze delle famiglie.
In occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, che sarà celebrata il prossimo 15 maggio, Hundredrooms ha quindi realizzato una ricerca, al fine di capire quanto l’Italia sia family friendly per quel che riguarda il lato alloggio.
L’indagine, in particolare, si è basata nell’individuare la percentuale di alloggi family friendly presenti nelle città più importanti del Paese e in alcune delle più note località balneari.Tale percentuale è calcolata in relazione al numero totale di alloggi turistici, mentre con l’espressione “family friendly” Hundredrooms si riferisce a case vacanze e appartamenti che dispongono di lavatrice, spazi per animali domestici, che ormai sempre più spesso accompagnano le famiglie, e spazi esterni, dove i bambini possono giocare in piena sicurezza. Si è anche analizzato il numero di alloggi in cui è a disposizione persino una culla per chi viaggia con bimbi piccolissimi.
Sono venuti fuori risultati interessanti, che premiano soprattutto le località di mare, mentre le grandi città, che pure ogni anno attirano migliaia di turisti, presentano percentuali molto più basse.
Tra i luoghi più attenti alle esigenze familiari Viareggio e Formia, che presentano oltre il 29% di alloggi family friendly e oltre il 6% di alloggi con culla a disposizione. Si supera il 20% anche a Gaeta e nell’Isola d’Elba, mentre la località sarda di Alghero, con il suo 19%, si avvicina a questa cifra. Si aggirano intorno al 16% gli alloggi family friendly a Taormina e Sorrento, mentre gli appartamenti turistici con culla oscillano tra l’8% e il 9%.
Cifre molto più contenute nelle grandi città, come Milano, Torino e Napoli, dove non si va oltre il 5-6%, mentre a Firenze la cifra è del 6,3%. Un po’ meglio, ma non troppo, vanno Roma, Palermo e Bologna, dove gli alloggi family friendly si aggirano intorno al 7%, mentre quelli con culla sono il 19,5% a Roma, l’11% a Palermo e il 2,8% a Bologna.
Sarà che le famiglie tendono più verso vacanze all’insegna di mare e relax, dove i più piccoli possono anche divertirsi. E probabilmente è questa la ragione per cui nelle località marinare maggiore è la premura di adattare i servizi a un turismo di tipo familiare.