Quello della turbolenza è senza dubbio uno dei problemi più comuni e più significativi che interessano le condotte. Si tratta, comunque, di un inconveniente a cui è possibile porre rimedio: per raggiungere questo obiettivo è sufficiente predisporre degli equalizzatori dentro le condotte stesse. Si tratta di oggetti che non è eccessivo definire straordinari e che hanno il compito di rallentare l’aria nei condotti: è proprio in questo modo che si può neutralizzare lo sgradevole disagio che è costituito dalle turbolenze.
Non solo equalizzatori
Si può procedere, inoltre, integrando l’installazione degli equalizzatori con quella di spezzoni di condotti i quali vengono realizzate con delle tasche ad hoc. Esistono diverse tipologie di tasche, e grazie ad esse è possibile cancellare le conseguenze delle turbolenze attraverso la velocità dell’aria. Nelle righe che seguono, scopriremo non solo in che modo gli equalizzatori vengono realizzati, ma anche quali sono le procedure che devono essere seguite per la loro installazione. Come si è detto, al fine di eliminare le turbolenze c’è bisogno delle tasche e degli equalizzatori. Per realizzare tali elementi nella maggior parte dei casi si fa riferimento a un materiale in tessuto.
I tessuti di Prihoda
Proprio la produzione di tessuti destinati a questo tipo di componenti è il core business di Prihoda, azienda nata in Repubblica Ceca ma presente con i suoi servizi anche in Italia, come si può scoprire navigando sul sito Canalitessuto.it. Sono numerose le soluzioni innovative che vengono proposte dai tecnici qualificati di questa società, come per esempio gli ugelli tessili, i diffusori di aspirazione a depressione, i componenti regolabili e la microforatura del tessuto, con la portata adattata all’estensione del materiale.
La procedura di realizzazione degli equalizzatori
Una volta scelto il tessuto più appropriato, il pezzo di condotto può essere cucito, e a quel punto si può procedere con l’installazione sulla condotta dell’aria su cui si è deciso di intervenire. In genere gli equalizzatori che si utilizzano in maniera più frequente hanno una forma conica, grazie a cui il fastidio delle turbolenze può essere rimosso quasi del tutto. Il tessuto viene adoperato anche per le tasche, che a loro volta rivestono un ruolo di primo piano per la significativa riduzione delle turbolenze. Come detto, le tasche possono essere di tipologie differenti, diverse non solo in base alle loro dimensioni e quindi alla loro ampiezza, ma anche a seconda della quantità di aria che sono in grado di rallentare dentro le condotte in cui sono installate.
La procedura di installazione
A proposito di installazione, qual è l’iter che viene seguito per effettuare questa operazione? In primo luogo, è bene mettere in evidenza che gli equalizzatori destinati alla rimozione delle turbolenze dovrebbero essere installati unicamente da personale altamente qualificato che conosca alla perfezione sia le procedure che le caratteristiche delle varie componenti che fanno parte della strumentazione. Una volta che l’installazione è stata portata a termine, poi, si eseguono dei controlli ad hoc, che servono ad accertare la definitiva e completa risoluzione del disagio della turbolenza.
E se le turbolenze non sono sparite?
Naturalmente, può succede anche che dopo l’installazione di un equalizzatore le turbolenze non siano ancora svanite del tutto: d’altra parte la fase di collaudo serve proprio a compiere questo tipo di verifiche. Ebbene, nel caso in cui ci si renda conto che il problema delle turbolenze è ancora presente, seppur in maniera meno consistente, non c’è altro da fare che installare un ulteriore equalizzatore o ricorrere a tasche da collocare dentro la condotta. A quel punto si potrà essere sicuri della definitiva risoluzione del problema. Vale la pena di specificare, in conclusione, che si possono utilizzare queste componenti speciali non solo per le condotte destinate al ricircolo di aria ma anche dentro le condotte che servono a diffondere nei locali l’aria calda.