Un caso di tumore filloide gigante della mammella è stato registrato in una donna di circa 40 anni, nel primo trimestre di gravidanza, presso l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, presso l’Unità di Chirurgia Senologica.
I tumori filloidi appartengono ad un gruppo di neoplasie della mammella piuttosto rari e complessi. Essi rappresentano circa l’1% dei tumori primari mammari. Solitamente, si presentano come formazioni nodulari palpabili al seno, spesso indolori e di dimensioni superiori ai 4/-5cm, in donne di tutte le età e solo in pochi casi durante la gravidanza.
Nel 70% dei casi, questi tumori sono lesioni benigne ed unilaterali della mammella, più rari invece, sono quelli maligni.
I tumori filloidi sono anche detti neoplasie fibro-epiteliali bifasici, in quanto sono caratterizzati da alterazioni sia della componente epiteliale che quella stromale del tessuto mammario. Di solito, la componente epiteliale si riduce notevolmente in condizioni tumorali rispetto a quelle normali e presenta alterazioni morfologiche quali forti adenosi e differenziamento delle cellule epiteliali spesso in cellule di tipo apocrino. La componente stromale, che è maggiormente rappresentata in condizioni tumorali, è caratterizzata da cellule di forma varia ed in continua e rapida crescita. A seguito di queste alterazioni nell’architettura del tessuto mammario, è interessante osservare, mediante un’analisi più approfondita (istologica), la presenza di strutture a canali e a forma di foglia, caratteristiche dei tumori filloidi.
La biopsia rappresenta lo strumento elettivo da utilizzare per la diagnosi certa di questi tumori, mentre la terapia di scelta per il trattamento di queste neoplasie è quella chirurgica, mediante o un’ampia asportazione della massa, ma con la conservazione della mammella.
All’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, il Dr. Raffaele Tortoriello e il Dr. Rocco Cerra hanno effettuato l’ asportazione di questo raro caso di tumore di filloide gigante. Una paziente durante un controllo di routine in ospedale i quanto aveva notato un piccolo nodulo sulla mammella sinistra. Una paziente in gravidanza e nell’effettuare un controllo di routine, riferiva di non avere avuto casi in famiglia di tumori mammari o ovarici, di aver subito un aborto l’anno precedente e di essere stata sottoposta a terapia ormonale. Inoltre, la paziente era in terapia con farmaci anticoagulanti, in quanto le era stata diagnosticata la trombofilia. L’esame ecografico ha permesso di evidenziare una formazione nodulare sulla mammella sinistra di dimensioni pari a circa 1.2 cm, compatibile con un tumore sospetto di tipo BI-RADS U4 e l’esame bioptico rivelava una sospetta neoplasia bifasica fibro-epiteliale benigna. Dopo il parto, la paziente si è recata nuovamente presso l’Istituto. La massa neoplastica sulla mammella sinistra era notevolmente cresciuta fino a raggiungere dimensioni di 24cm. La paziente è stata sottoposta ad intervento chirurgico per l’asportazione della massa tumorale e l’esame istologico (effettuato dall’équipe diretta dal Prof. G.Botti e Dr. M. Di Bonito) ha evidenziato un neoplasma bifasico fibroepiteliale con aree di degenerazione maligna.
La paziente è ora in percorso di follow-up un continuo.
Interessante, questo caso rappresenta il terzo registrato in tutto il mondo di tumore filloide della mammella durante la gravidanza. Gli altri due, entrambi maligni, erano stati diagnosticati in donne che precedentemente avevano avuto un fibroadenoma sulla stessa mammella e presentavano dimensioni di 4cm e 18cm. In questo caso, invece, la paziente non aveva in precedenza avuto fibroadenoma e le dimensioni erano notevolmente superiori (24 x 16 x 4 cm). Solo altri 8 casi sono stati diagnosticati in gravidanza e tutti dopo i primi tre mesi e con dimensioni tra i 5 e i 21cm.
L’eziologia di queste neoplasia non è chiara. L’influenza ormonale sulla genesi e sulla crescita resta un dibattito aperto nella comunità scientifica. Anche la classificazione è spesso complicata. Resta comunque difficile distinguere i tumori filloidi benigni dai fibroadenomi come pure i tumori filloidi maligni dal sarcoma mammario primario, in quanto questi presentano comuni caratteristiche microscopiche. Inoltre l’eterogeneità tumorale rende ulteriormente complessa la loro classificazione e diagnosi. Analisi molecolari più approfondite sono quindi necessarie al fine di una diagnosi precoce e di terapie efficaci.
Raffaele Tortoriello – Emilia Caputo