(Adnkronos) – Il tumore della vescica rappresenta in Italia la quinta neoplasia per incidenza e in urologia è secondo solo al tumore della prostata: più comune tra i 60 e i 70 anni, è tre volte più frequente negli uomini che nelle donne. Proprio per sensibilizzare su questa patologia e promuovere la conoscenza dei sintomi, favorendo così la diagnosi, Merck Italia, affiliata italiana di Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha lanciato la campagna ‘In viaggio verso la prevenzione’, patrocinata da Associazione Palinuro – Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali e Siuro – Società italiana di uro-oncologia.
Il Bladder Cancer Awareness Month
L’iniziativa, che prende il via in occasione del Bladder Cancer Awareness Month, intende rappresentare la prevenzione come un viaggio, che parte prima di tutto dalla consapevolezza e conoscenza della patologia. Una grande valigia farà tappa in tre città italiane (Milano, Roma e Bari), a simboleggiare il bagaglio di conoscenze necessarie per affrontare al meglio, con le informazioni e gli strumenti giusti, una patologia che richiede un’attenzione prioritaria e in cui la mancanza di sintomi specifici iniziali può ostacolare una diagnosi precoce. “Per un’azienda come la nostra, che ama definirsi ‘In love with care’ – afferma Iris Buttinoni, Head of Communication di Merck Italia – avere cura dei pazienti e di chi se ne prende cura vuol dire rispondere a tutti i needs non soddisfatti: non solo i bisogni terapeutici, ma anche quelli di educazione sulla salute.
Vogliamo rispondere a queste esigenze informative sperimentando sempre nuove modalità e nuovi linguaggi e canali, anche in collaborazione con associazioni da sempre attente alla divulgazione e sensibilizzazione sulle patologie, che possono aiutarci a raggiungere audience più ampie”.
Le giornate di sensibilizzazione
Il trolley di Merck, decorato con le grafiche e i colori di ‘Per Te’, il concept di comunicazione che rappresenta l’impegno di Merck Italia in oncologia – spiega una nota – sarà presente in ciascuna delle città coinvolte per un intero weekend (Milano 25-26 maggio; Bari 1-2 giugno; Roma 8-9 giugno). I visitatori di questo stand così particolare potranno partecipare ad un momento ludico a tema: sarà presente un tirassegno con palline di stoffa, per ‘centrare’ i vari elementi utili alla prevenzione primaria e secondaria, e saranno invitati a compilare un questionario per comprendere quanto sanno di questa patologia. A tutti coloro che prenderanno parte all’iniziativa verranno consegnati dei materiali a tema e dei leaflet informativi contenenti un QR code che rimanderà a brevi video divulgativi in cui esperti della patologia forniranno maggiori dettagli sulla stessa.
“Siamo molto felici di poter patrocinare una campagna come questa in cui si coinvolgono cittadini direttamente sul territorio – ha spiegato Edoardo Fiorini, presidente di Palinuro – poiché si riesce ad attirare l’attenzione e diffondere la conoscenza a un gran numero di persone. Purtroppo, quando parliamo di carcinoma alla vescica, sappiamo che è una patologia che non prevede screening di prevenzione. E’ quindi importante cercare di effettuare una diagnosi precoce cogliendo i segnali che, nella maggior parte dei casi, ci vengono forniti attraverso il sangue nelle urine”. Il sangue nelle urine (ematuria) è purtroppo un sintomo aspecifico, riconducibile anche ad altre patologie, e non solo al tumore della vescica. Tale manifestazione non va però mai trascurata e va riportata sempre al proprio medico, in quanto può consentire una diagnosi tempestiva di questa neoplasia.
Tumore alla vescica: i numeri in Italia
Secondo i dati del Registro tumori – ricorda la nota – in Italia mediamente ogni anno si stimano circa 29.700 nuovi casi di tumore vescicale, considerando sia le forme infiltranti sia quelle superficiali. I sintomi possono essere velati e l’ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine, può manifestarsi in modo discontinuo. E’ essenziale, quindi, riferire immediatamente al medico di famiglia qualsiasi segno sospetto per poter eseguire accertamenti e arrivare a una diagnosi tempestiva. Sebbene la maggior parte delle neoplasie vescicali sia di natura superficiale, il rischio di ricorrenze (tasso di recidiva stimato tra il 50% e l’80%) in vescica rimane significativo e per questo il tumore della vescica richiede un’accurata sorveglianza. Il tumore può presentarsi in diversi stadi e può essere associato a diverse caratteristiche che lo rendono più o meno aggressivo.
Per questa ragione, un’accurata valutazione delle caratteristiche del tumore, attraverso un completo percorso diagnostico, è fondamentale per la scelta dell’iter terapeutico più adatto al singolo paziente. Riconoscere alle prime battute un potenziale tumore della vescica aumenta significativamente le possibilità di successo nella cura. Tra i fattori di rischio, il fumo di sigaretta è il principale, in quanto svolge un ruolo irritativo e cancerogeno sulla mucosa vescicale. Anche l’esposizione a sostanze chimiche tossiche, come coloranti e solventi industriali, risulta correlata alla malattia. Con la campagna ‘In viaggio verso la prevenzione’, Merck intende diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce, per contribuire a migliorare la gestione del tumore della vescica supportando il valore della qualità di vita dei pazienti oncologici. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)