Trump inaugura la sua nuova presidenza con atti assolutamente eclatanti: via dall’accordo sul Clima e via dall’Oms. Lotta e sbarramento ai migranti al confine con il Messico e cambio della legge sulla cittadinanza. Non l’ha di certo ‘toccata piano’ il 47esimo Presidente degli Stati Uniti, anzi le sue dichiarazione e i suoi primi atti ufficiali sono tutti all’insegna della deflagrazione più scenica possibile.
Un personaggio politico che era è rimane ancora molto divisivo e che, sicuramente, non si è ammorbidito nel periodo in cui è stato lontano dalla Casa Bianca. Tutt’altro, ora, conscio del larghissimo consenso coagulato, prima, intorno alla sua candidatura e poi alla sua elezione ha deciso di cominciare subito a giocare pesante ed a mettere sul tappeto i ‘carichi’ che aveva in mano.
Dire che siamo non all’inizio ma, praticamente, all’antefatto fa veramente specie perché lascia intendere quale sarà il clima che d’ora innanzi spirerà dagli States. Alla faccia del rinnovato ottimismo che in maniera trasversale è stato manifestato nei due emisferi terraquei.
Trump e la Pace
Da 45esimo Presidente qualcuno lo dipingeva come un qualcosa di necessario, oggi da 47esimo addirittura come qualcosa d’ineluttabile e l’unico vero futuro per il mondo. Di sicuro, Trump, gode di una percezione e di una narrativa che lo pone molto al di sopra del suo stesso volere, forse.
Arriveranno, mano mano, tutti i nodi di politica interna ed estera ma una cosa è sicura: a sentire tutti, oggi, oltre Trump c’è il nulla! Questo porterà il Presidente americano a portare la Pace nel mondo? Lo condurrà a dirimere tutti i focolai di “guerra” sparsi per la Terra? Sarà lui a condurre tutti nel solco di rapporti distesi fra potenze?
Non è che l’accenno fatto a Marte significa che lui guarda già ad altri orizzonti ritendo questo Pianeta ormai, irrimediabilmente perso?
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