Quando Donald Trump fu eletto presidente degli Stati Uniti d’America, di fronte alle sue plateali stranezze, lo psicologo John D. Gartner, ordinario di psichiatria alla John Hopkins University Medical School, non ebbe dubbi. Donald Trump era un narcisista maligno. Era affetto, cioè, da un disturbo mentale noto come sindrome narcisistica. Lo psicologo non era nuovo a queste diagnosi, essendosi già occupato del profilo psicologico di un altro presidente degli USA, Bill Clinton. Oggi, alla vigilia delle nuove elezioni presidenziali, il profilo psicologico del presidente degli Stati Uniti torna alla ribalta grazie al docufilm Unfit di Dan Partland.
Chi è il narcisista
Scoperto da Eric Fromm negli anni Sessanta, il narcisismo è un disturbo di cui si sta parlando molto negli ultimi anni nell’ambito soprattutto delle relazioni affettive. Sembra, infatti, una componente importante negli episodi di violenza domestica che fanno ogni anno numeri elevati. Quali sono le caratteristiche di un narcisista?
- Ha un elevato concetto di sé: si crede, cioè, al di sopra delle altre persone e delle regole.
- Vive dell’ammirazione di chi lo circonda che cerca di continuo.
- E’ assolutamente incapace di provare empatia: atteggiamento che lo porta verso comportamenti arroganti e presuntuosi.
- E’ un abile manipolatore: è capace di minare la percezione delle persone che lo circondano, anche raccontando bugie, per renderle vulnerabili.
- Non accetta le critiche pertanto è pronto a denigrare e anche insultare chiunque non lo approvi.
- Soffre di vittimismo: si sente incompreso dalle persone che lo circondano fino a vedersi oggetto di complotti attuati da terzi.
Il DSM V, nel codificare questo disturbo della personalità, individua come origine di questi comportamenti la sofferenza del soggetto che dietro l’esaltazione della propria grandiosità nasconde una profonda vulnerabilità e dietro il bisogno di essere ammirati una grande solitudine. Spesso, il mancato raggiungimento dei propri obiettivi di grandezza causa nel soggetto stati depressivi e non raramente si trova a compensare la frustrazione ricorrendo a droghe o alcool.
Narcisismo e violenza domestica
Quello domestico è l’ambito nel quale il disturbo narcisista è particolarmente monitorato. Tra le mura domestiche si consumano quegli atteggiamenti sprezzanti verso il partner, quel meccanismo che tende a sminuire l’altro, a indebolirlo per assoggettarlo. La manipolazione, attraverso la denigrazione e l’insulto, è lo strumento principale per attuare un tipo di violenza psicologico spesso anticamera di quella fisica. In alcuni casi anche i figli sono vittime di questi comportamenti distorti.
Trump il narcisista maligno
Nella sua lunga carriera di imprenditore nel campo dei media e dello sport, Trump non ha mai dato prova di eleganza di modi, di alti valori come il rispetto per gli altri. Il suo sessismo e la sua misoginia sono diventati proverbiali. In questi anni nei quali è stato seduto sul tetto del mondo, poi, il senso di onnipotenza ha alimentato il suo disturbo aggravandolo. L’apice è stato raggiunto in questo ultimo anno, così drammaticamente segnato dal Covid 19. Le sue improbabili dichiarazioni, che avevano la scopo di nascondere la sua inadeguatezza nella gestione della pandemia, hanno fatto il giro del mondo. L’uscita del documentario, proprio alla vigilia delle nuove elezioni, può essere vista come strumentale, così come la pubblicazione delle sue dichiarazioni dei redditi, ma le sue esternazioni sulle iniezioni di varichina e il suo rifiuto per la mascherina anche al ritorno alla Casa Bianca dopo essersi ammalato lui stesso, resteranno ricordi indelebili.