Una campagna elettorale davvero sfortunata quella di Donald Trump alla rincorsa del suo secondo mandato presidenziale alla guida degli Stati Uniti d’America. Il primo confronto con lo sfidante Joe Biden è andato male, lo scoop del “New York Times” ha rivelato al mondo i suoi guai col fisco e ora la notizia che proprio Trump e sua moglie Melania sono risultati positivi al Covid. Una circostanza che ha di colpo fermato gli impegni di queste settimane che lo separano dal 3 novembre. E dire che questo era un momento cruciale per lui, per sperare di recuperare nei sondaggi. Già, i sondaggi. Per quale motivo Trump ha perso consensi?
Le iniezioni di candeggina
Forse perché mentre il popolo americano moriva e si ammalava (il bilancio a oggi è di 205.000 morti e 7 milioni di ammalati) il suo presidente minimizzava la pericolosità del virus ritardando gravemente l’inizio del lockdown. Forse perché mentre si riempivano le fosse comuni sempre il suo presidente si presentava alle telecamere e agli eventi pubblici sempre senza mascherina. O forse perché mentre il capo della task force sul Covid, Anthony Fauci, si sgolava per sensibilizzare sulle norme anti contagio, ancora il suo presidente proponeva una cura a base di iniezioni di candeggina (ovviamente endovena). Salvo poi assumere in via preventiva, come da lui stesso dichiarato, l’idrossiclorochina, un farmaco antimalaria non privo di effetti collaterali.
Trump e Melania risultati positivi al Covid
La campagna elettorale si è svolta nello stesso stile. Niente mascherine, nessun distanziamento sociale (è la gente che lo vuole abbracciare…), e al confronto con Joe Biden ha voluto il pubblico in sala. La collaboratrice dalla quale il tycoon e sua moglie sarebbero stati contagiati, Hope Hicks, ha avuto anch’ella contatti con molte persone, raramente indossato la mascherina e le sue condizioni sembrerebbero serie. Ha lavorato instancabilmente, secondo le parole del presidente, ma ora è costretta a fermarsi come è costretta a fermarsi l’intera campagna elettorale. A meno che non si rispolveri il progetto risalente a giugno dei tele-comizi ma per farsi vedere in pubblico in questo frangente occorre una buona dose di coraggio.
Make America great again
La gestione fallimentare dell’emergenza sanitaria da Coronavirus pesa enormemente sulla figura di Trump. Gli Stati Uniti non sono gli unici ad aver promosso deboli misure anti covid. Al loro fianco il Brasile e l’Inghilterra guidati da altrettanti negazionisti come Bolsonaro e Johnson che si sono anche ammalati. A questo va aggiunta la questione razzismo contro gli afroamericani. I casi di George Floyd e Jacob Blake e la totale solidarietà del tycoon con le forze dell’ordine che non sono da sottovalutare. Un’idea di grandezza, quella portata avanti da Donald Trump, che si fonda sull’arroganza e sul braccio di ferro che finora non sembra aver portato buoni frutti. L’ultima parola, però, l’avremo il 3 novembre.