(Adnkronos) – E’ stato rimosso oggi, poco dopo le 10 di Washington, il video che Donald Trump aveva condiviso su Truth Social in cui si prometteva un “reich unito” in caso del suo ritorno alla Casa Bianca. La rimozione è avvenuta dopo che la campagna del presidente Joe Biden ha denunciato “gli echi da Germania nazista” contenuti nel video. Nel filmato, mentre il narratore affermava “che cosa succederà se Donald Trump vince? Cosa ci sarà per l’America?”, campeggiavano ipotetici titoli di giornale, tra i quali uno che recitava: “La forza industriale aumentata in modo significativo, grazie alla creazione di un reich unificato”.
“Donald Trump non sta giocando, sta dicendo esattamente all’America quello che intende fare se riprende il potere: governare come un dittatore su un reich unificato”, ha dichiarato nella notte il portavoce della campagna democratica, James Singer. Per la campagna di Trump si è trattato solo di un errore di un collaboratore che non ha visto la parola “reich” prima di postare il video, rimasto in ogni caso 15 ore sull’account di Trump prima di essere rimosso.
La frase risulta essere presa di sana pianta da una voce di Wikipedia riferita alla Germania durante la Seconda Guerra mondiale. Non è la prima volta che Trump accusato di richiamare retorica nazista, come quando ha detto che i migranti “avvelenano il sangue del nostro Paese”. Senza contare che nel 2022 ha invitato a Mar a Lago un noto leader suprematista, ed antisemita, Nick Fuentes. E quando era presidente aveva detto che i neonazisti che avevano messo a ferro e fuoco Charlottesville avevano fatto “alcune buone cose”.
“E’ ripugnante, nauseante e scandaloso per chiunque promuovere contenuti associati al governo della Germania nazista sotto Adolf Hitler”, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates. La pubblicazione del video è “vergognosa come cenare con un neonazista, o dire che ci sono ‘brave persone in entrambe le parti’ dopo Charlottesville o affermare falsamente che Hitler ha fatto buone cose”. “Ogni richiamo antisemita è pericoloso ed offensivo, e profondamente anti-americano”, ha concluso Bates.
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