Trieste è bella di notte racconta quello che accade tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, ai migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera e che rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane che li rispediscono indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo.
Produzione e cast
Trieste è bella di notte è il nuovo film documentario di Andrea Segre, Stefano Collizzolli e Matteo Calore, prodotto da ZaLab Film e Vulcano, che sarà presentato il prossimo 22 gennaio in Selezione Ufficiale Fuori Concorso al 34. Trieste Film Festival.
Triste è bella di notte, sinossi
In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo.
Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020. A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministro Piantedosi le ha riattivate. Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti.
Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Bihać, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia. Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei? Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?