La mano poliarticolata con gli ingegneri dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, gli arti artificiali con i ricercatori del centro protesi Inail di Butrio, l’impatto del web sulla vita umana con il saggista e futurologo Roberto Vacca, i mutamenti climatici e il futuro del pianeta, l’abbassamento del livello del Lago di Bracciano, i droni, le intelligenze artificiali, Internet, il terrorismo e la fantascienza sono alcuni dei temi toccati nel corso della sesta edizione del Trevignano FilmFest in programma che si conclude oggi, 25 settembre 2017, nello storico Cinema Palma della cittadina sul Lago di Bracciano.
“E se domani – Il cinema immagina il futuro”, è stato il tema dell’Edizione 2017 e ha offerto un programma intenso fatto di anteprime cinematografiche, proiezioni, incontri, dibattiti, concerti.
La crescita costante in qualità e prestigio di questa rassegna, animata da un team di giornalisti volontari, è testimoniata dalla decisione della Camera dei Deputati di concederle quest’anno il patrocinio.
Ci saranno due “chicche”, che debbono ancora entrare nel normale circuito delle sale: il film di fiction della Netflix “Okja”, regista Bong Joon-ho, che narra la storia dell’affetto di una ragazzina sudcoreana, Mija, per un enorme maialone che una multinazionale del cibo le vuole portare via, e “Una scomoda verità 2”, documentario diretto da Bonni Cohen e Jon Shenk, che è un seguito di quello che nel 2007 aveva vinto l’Oscar, e in cui Al Gore continua la sua battaglia contro i cambiamenti climatici. Durante il festival si è dibattuto anche il problema del Lago di Bracciano, il cui livello è sceso di quasi due metri, a causa dell’acqua pompata per rifornire Roma.
In questa stessa cornice, il grande futurologo, nonché ingegnere, divulgatore scientifico, saggista e scrittore Roberto Vacca, 90 anni compiuti a fine maggio e portati in modo assai spavaldo, è entato nel “tema futuro”: ha introdotto il documentario del regista tedesco Werner Herzog “Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi”, che riflette sull’impatto del web sulla vita umana.
A questa sesta edizione del FilmFest hanno partecipato molti esponenti del mondo scientifico e della tecnica, dall’ingegner Andrea Lince, progettista del prestigioso Istituto italiano di tecnologia di Genova, all’ingegner Emanuele Gruppioni, ricercatore del centro protesi Inail di Vigorso di Butrio, dal sociologo Patrizio Di Nicola, dell’Università di Roma La Sapienza, all’ingegner Michele Bruno, pilota, costruttore di droni, oltre che attore e speaker.
Di droni si parlerà nello splendido film “Il diritto di uccidere” di Gavin Hood, in programma sabato alle 21.30, mentre la sera prima gli spettatori si godranno “Humandroid”, una storia di robot-poliziotti diretta da Neil Blomkamp. Da ricordare anche “Ex machina” di Alex Garland e “Al di là delle montagne”, del cinese Jia Zhangke.
“Offriremo agli spettatori due brindisi con rinfresco nella piazzetta del cinema – ha dichiarato Corrado Giustiniani, presidente del Trevignano FilmFest, di cui Fabio Ferzetti è direttore artistico – Così come l’anno scorso organizzammo una pasta all’amatriciana, con una raccolta di mille euro per le vittime del terremoto”.
E, come sempre, oltre ai film c’è stata la musica: lo scatenato complesso folk-rock padovano “The Fireplaces”, la sera del venerdì, e il gruppo jazz “The Scoop”, formato da giornalisti, torna a trovarci, dopo il successo dello scorso anno.
Nelle cinque precedenti edizioni, i temi trattati sono stati la scuola, la crisi economica, le migrazioni, le religioni e, nell’edizione del 2016, i diritti negati, con la grande anteprima nazionale di “I Daniel Blake” di Ken Loach.