Binari lunghi 53.300 Km, pari a cinque volte la distanza di una linea ferroviaria in grado di collegare Salerno e Shanghai. È quanto si potrebbe realizzare grazie all’acciaio recuperato negli ultimi 20 anni in Italia con la raccolta differenziata degli imballaggi: dai barattoli alle scatolette, dai grandi fusti alle bombolette, dai tappi alle chiusure.
Gli imballaggi in acciaio, campioni di una reale ed efficiente economia circolare, sono tra i protagonisti di Treno Verde 2017, iniziativa che domani giovedì 9 marzo arriverà nella stazione ferroviaria di Salerno. Lacampagna itinerante promossa da Legambiente e dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è un vero e proprio viaggio sui binari di tutta la penisola per raccontare e spiegare a grandi e piccini una rivoluzione che interessa molti aspetti della nostra vita quotidiana.
Il percorso circolare degli imballaggi in acciaio, da materia prima a imballaggio, da rifiuto a risorsa, sarà raccontato nella mostra allestita da RICREA, Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio all’interno dei vagoni Treno Verde. Se l’economia circolare è l’economia del futuro, gli imballaggi in acciaio sono senza dubbio tra i campioni di un mondo più verde e sostenibile: l’acciaio infatti è il materiale più riciclato in Europa, facile da differenziare e riciclare all’infinito.
“Le risorse del pianeta non sono esauribili e la rivoluzione dell’economia circolare pone l’attenzione di tutti su questa grande consapevolezza – commenta Roccandrea Iascone, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne RICREA –. L’acciaio si ricicla all’infinito senza perdere le proprie qualità, e grazie alla raccolta differenziata gli imballaggi in acciaio possono rinascere infinite volte a nuova vita, trasformandosi ad esempio in binari ferroviari. Con le 5.300.000 tonnellate di acciaio raccolte negli ultimi 20 anni si potrebbero realizzare ad esempio 53.300 Km di binari ferroviari, pari ad oltre il doppio dell’intera linea ferroviaria italiana (24.435 Km) o un treno lungo da Salerno a Monaco di Baviera composto da 48.000 vagoni.”
I principali utilizzatori di imballaggi in acciaio, soprattutto nella Provincia di Salerno, sono senza dubbio le industrie conserviere del pomodoro, rappresentate da ANICAV, l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali. In Italia, i contenitori in acciaio utilizzati ogni anno per la produzione dei derivati dal pomodoro sono 3.5 miliardi, che, uno dietro l’altro, corrisponderebbero a 700.000 km, cioè 15 volte il giro della terra. Barattoli, grandi fusti e chiusure sono facili da differenziare e possono essere riciclati un numero infinito di volte mantenendo intatte le proprie qualità e dando vita a nuovi prodotti. Ad esempio con il riciclo di 50/100 barattoli si può realizzare il telaio di una bicicletta, mentre per una rastrelliera occorrono al massimo 100 fusti e con circa 100/200 tappi corona e capsule, utilizzate per le bottiglie di passata di pomodoro, si ottiene una chiave inglese.
“Il barattolo di acciaio, che garantisce la salubrità del prodotto e la sicurezza alimentare per i consumatori, è da 150 anni il contenitore più utilizzato dalle nostre aziende per i derivati del pomodoro. – spiega il Direttore Generale di ANICAV Giovanni De Angelis – Oltre a conservare le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche del prodotto, è anche assolutamente sostenibile, garantendo una totale riciclabilità. Riteniamo molto importanti queste iniziative che accendono una luce su temi fondamentali come la sostenibilità”.
La campagna itinerante che farà tappa nella stazione di Salerno fino all’11 marzo offre a tutti la possibilità di scoprire un nuovo modello di economia innovativa che fa bene al Paese e l’importanza di comportamenti virtuosi come la raccolta differenziata. Grazie alle 347.687 tonnellate di acciaio recuperato dagli imballaggi in Italia nel 2015 si è ottenuto un risparmio diretto di 660.605 tonnellate di minerali di ferro e di 208.612 tonnellate di carbone, oltre che di 622.359 tonnellate di CO2.