Una Commedia divertente che sfrutta benissimo la tecnica e i contrattempi del vaudeville non senza sconfinamenti nel teatro dell’assurdo. Luigi Lunari si affida a un dialogo serrato, sostenuto da paradossi, da equivoci, da sarcasmi caustici in cui c’è molto da ridere ma anche molto da pensare. Un testo tradotto in undici lingue e rappresentato in tutta Europa. Tre sull’altalena è un classico del repertorio contemporaneo ed è stata definita “una commedia con un cervello”.
Trama: Tre uomini, un commendatore, un Capitano dell’esercito e un professore si trovano nello stesso luogo per tre ragioni diverse: il commendatore per un incontro galante, il Capitano per trattare un acquisto di materiale bellico, il professore per ritirare le bozze di stampa di un suo libro. Ma cos’è esattamente quel luogo? Un discreto e comodo albergo, un luogo di affari, o una casa editrice? È possibile che tutti e tre abbiano avuto l’indirizzo sbagliato? La strana situazione accresce il mistero, anche perché l’allarme per un’esercitazione anti-inquinamento impedisce ai tre uomini di uscire. Durante la notte che sono costretti a passare insieme, i tre giungono a sospettare che la stanza possa essere davvero un’anticamera per l’aldilà e che probabilmente loro sono già morti, e in attesa del Giudizio. I tre reagiscono a questa prospettiva secondo le rispettive caratteristiche psicologiche: il commendatore è spaventato ed ansioso, il Capitano non trova niente di misterioso nella situazione e resta assolutamente indifferente, il professore usa tutta la sua logica filosofica per spiegare il fenomeno come un fatto naturale e logico. Ne risulta un dialogo umoristico centrato sui temi importanti di vita e morte, destino, predestinazione e libero arbitrio, esistenza di Dio ed ateismo. Improvvisamente una donna delle pulizie entra nella stanza e dice cose talmente ambigue da far nascere nei tre malcapitati un nuovo grande enigma: è realmente una donna delle pulizie, o è l’Angelo del Giudizio? Sul finale quando la donna esce, senza svelare il mistero, un lungo suono della sirena indica che l’allarme per l’emergenza inquinamento è finito. I tre sono pronti ad andarsene, ma la scena finale regalerà un sorprendente coup de théâtre.
Un’opera sorprendentemente intelligente, in cui si ride e si riflette contemporaneamente; si verrà catapultati in una realtà atemporale, con mille interrogativi, riferimenti filosofici, letterari, pensando col sorriso sulle labbra.