Nella location della Mostra d’Oltremare di Napoli un evento apprezzato nell’edizione 2015 e cosi riconfermato quest’anno con miriadi di persone accorse dall’intera regione campana per parteciparvi: Il Festival dell’Oriente.
Trepidante attesa per questi tre giorni ove la magia delle mille e una notte regna sovrana.
L’Oriente che è da sempre insito di significati peculiari diventa un libro aperto per chiunque voglia avvicinarsi o semplicemente sbirciare e affacciarsi a nuove a civiltà.
Un mix di colori sgargianti, culture differenti e folklore coinvolgono in pieno chi ne prende parte. Si resta incantati dal vasto programma ricco di tantissime attività che partono dalle prime ore della giornata fino a luna piena.
Spettacoli, conferenze, seminari, workshop, assaggio delle cucine tipiche locali e poi la vivace e briosa festa Holi, dedicata al divertimento puro, durante la quale è usanza sporcarsi il più possibile con polveri colorate per omaggiare un rito di origine induista, a partire dalle ore 18 nelle giornate di sabato e domenica.
Viali adibiti a mercatini etnici ove acquistare spezie, oggettistica stramba e caratteristica, visionare riproduzioni in scala e non delle tipiche abitazioni indonesiane, filippine, del tanto amato giardino zen e della tenda tibetana.
Monaci buddisti, templi induisti, tele, stampe, antichi abiti del sud-est asiatico, kimoni, armature e bonsai. Un intero padiglione dedicato alle terapie olistiche, con massaggi, tecniche di rilassamento, discipline bionaturali, ayurvedica, yoga, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, bio musica, rebirthing e meditazione.
Impossibile non uscirne catturati da questo evento, davvero unico nel suo genere, che porta in contatto il nostro universo occidentale iper concentrato sulla frenesia e sullo stress alla focalizzazione del proprio essere in forma prettamente spirituale.
Perdersi tra cerimonie tradizionali, incontri di aikido e arti marziali sui tipici tatami nipponici, bazar orientali, danze, musiche e spiritualità diventa per gli amanti del genere un appuntamento straordinario.
Senza dubbio con il successo riscosso anche per l’edizione 2016 dona un’ulteriore conferma a chi da dietro le quinte organizza la kermesse, intavolando le basi per una prossima, poiché poi come si suol dire non c’è due, senza tre.