Perdere ore davanti alla valigia per escogitare la miglior strategia per portare il maggior numero di capi e scarpe possibile, controllare in modo ossessivo il meteo per capire quanti indumenti includere nella categoria del «non si sa mai», concentrare ogni sforzo nella chiusura di valigie stracolme per poi incastrarle in auto come abili giocatori di Tetris. E non è tutto: per chi viaggia in aero la tensione cresce in aeroporto, quando davanti al check-in la paura di superare i limiti di peso fa da padrona e si acutizza nuovamente a destinazione di fronte al timore di non veder arrivare il proprio bagaglio sul nastro trasportatore. Uno scenario tragicomico lontano, però, dai sempre più numerosi viaggiatori che scelgono di seguire il fenomeno internazionale del “Travelight”, ovvero la tendenza nata negli Stati Uniti e arrivata in Italia che permette di viaggiare il più leggeri possibile.
Un trend che ha conquistato anche le celebrities internazionali: l’attrice Jessica Biel, sostenitrice della filosofia «less is more», che consiglia di scegliere pochi vestiti ma con colori concordanti, la top model Gigi Hadid abituata a volare con un comodo trolley per evitare i lunghi tempi di attesa e infine l’attrice Shailene Woodley che, durante un’intervista al The Ellen DeGeneres Show, ha affermato che il suo guardaroba può essere compreso tutto in una piccola valigia. Ma com’è possibile viaggiare leggeri senza rinunciare ai propri abiti preferiti per colpa del poco spazio o per paura di stropicciarli? Lo strumento principe dei “viaggiatori leggeri” è il fashion renting, un trend che secondo Research and Markets genererà entro il 2027 un mercato globale da oltre 2,8 miliardi di dollari. A fare da capofila a questa tendenza in Italia c’è DressYouCan, realtà milanese che ha saputo cogliere le opportunità di questo nuovo mercato applicato alle vacanze degli italiani.
“Dopo aver accompagnato per anni le nostre clienti nella scelta dell’abito dei loro sogni, abbiamo pensato di riservare un servizio di noleggio dedicato alla sfera dei viaggi e delle vacanze – spiega Caterina Maestro, fondatrice di DressYouCan, startup di fashion renting femminile nata come soluzione di noleggio abiti per eventi e occasioni speciali come matrimoni e cerimonie – La collaborazione con il portale Sailogy.com, società leader nelle prenotazioni di imbarcazioni, ci ha permesso di garantire il nostro servizio di noleggio anche durante la navigazione in barca. Le nostre clienti potranno scegliere abiti, scarpe e accessori dal catalogo online, selezionando taglia e data di partenza, che verranno consegnati direttamente al molo.
Per coloro che invece prediligono la pace e la tranquillità della montagna, abbiamo intrapreso una collaborazione con SportIt, negozio online dedicato al commercio di articoli per lo sport e il tempo libero, ampliando il nostro catalogo online con abbigliamento tecnico per donna, uomo e bambino. Infine, a differenza delle abituali tempistiche offerte, abbiamo esteso la durata del noleggio a una settimana per chi viaggia”.
Prima di approdare in Italia, il fenomeno del “fashion renting vacanziero” è nato qualche mese fa negli Stati Uniti grazie a una collaborazione fra Rent the Runway, servizio di abbonamento online che fornisce abiti e accessori firmati a noleggio all’origine del trend internazionale, e gli alberghi delle località più glamour degli USA come Aspen, South Beach, Hollywood e Washington, che ha dato la possibilità ai clienti di trovare gli abiti affittati direttamente in camera. Accanto alla comodità di ricevere un abito direttamente a casa o in una destinazione prescelta, il servizio a noleggio viene incontro al desiderio di sostenibilità, un movimento sempre più consolidato nel settore della moda, soprattutto tra i millennial: una recente ricerca condotta da Price Intelligently ha infatti evidenziato come 1 giovane americano su 5 (17%) abbia noleggiato abiti o accessori almeno una volta, mentre l’11% ha addirittura sottoscritto un abbonamento per avere a disposizione capi di abbigliamento con condizioni ancora più vantaggiose.
Oltre a viaggiare più leggeri, il noleggio di capi di abbigliamento durante i viaggi di lavoro o di svago permette di dimenticare tutte quelle situazioni che provocano maggiore stress, soprattutto in aereo. Carlson Wagonlit Travel, leader mondiale del business travel management, ha chiesto a 6000 business traveler di valutare con un punteggio da 1 a 100 diversi fattori causa di ansia quando si viaggia: dall’analisi delle risposte è emerso che la paura di non trovare il proprio bagaglio da stiva all’aeroporto di destinazione occupa il primo posto con ben 79 punti. Viaggiare con una sola valigia leggera, oltre a evitare di perdere tempo di fronte al nastro trasportatore una volta giunti agli arrivi, facilita ancora di più gli spostamenti soprattutto se l’itinerario del proprio viaggio prevede il passaggio tra le vie trafficate delle grandi città. Inoltre, la diffusione del fenomeno “Travelight” è dovuta anche alle restrizioni molto rigide riguardo alle dimensioni e al peso dei bagagli applicate dalla maggior parte delle compagnie aeroportuali che, se non rispettate, comportano a sovrapprezzi che incidono in maniera considerevole sul costo totale del volo.