Trasporto merci in Campania: la crisi economica
Nel dettaglio, nella prima fase della crisi economica, ovvero nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011, vi è stata una crescita, seppur modesta, del parco circolante di autocarri. In questo periodo infatti il parco è passato da 3.914.998 unità del 2008 a 4.022.129 unità del 2011, con percentuali di crescite annue intorno all’1%.
A partire dal 2011 il quadro è però mutato quando si è interrotta la ripresa dell’economia e si è avviata la seconda fase della crisi che ha penalizzato anche e particolarmente le vendite di autocarri. Ciò ho causato una contrazione del parco circolante con il ritorno già nel 2012 sotto la soglia dei 4 milioni di veicoli (-0,8% sul 2011), contrazione che poi ha avuto un seguito anche nel 2013 (-1,3%) e nel 2014 (-0,2%). Solo dal 2015, con il miglioramento del quadro economico, il parco ha ripreso ad aumentare (+0,3%) e nel 2016 ha recuperato il ritmo di crescita ante-crisi (+1,9%) ed è tornato a superare la soglia dei 4 milioni di veicoli. Come si è detto in apertura, nel 2017 tale crescita è proseguita fino a portare il parco ad un totale record di 4.083.348 di unità, che rappresentano il livello più alto dal 2008.
Trasporto merci in Campania: mezzi da sostituire
Tale bisogno risponde all’esigenza di coniugare il contenimento dei costi ad una sempre maggiore attenzione nei confronti delle problematiche ambientali. A questo proposito, Airp ricorda che per coniugare al meglio le esigenze di contenimento dei costi con quelle dell’ambiente vi sono dispositivi di fondamentale importanza come i pneumatici ricostruiti, che consentono di risparmiare sulle spese di gestione di un veicolo (i pneumatici ricostruiti infatti costano meno rispetto a quelli nuovi) ed anche di rinviare l’esigenza di smaltimento dei pneumatici usati che possono essere ricostruiti, con evidenti effetti positivi per l’ambiente.