In uno spazio fortemente suggestivo quale la Cripta della Chiesa di Santa Maria del Piliere di Palermo, Andrea Bianconi propone la performance Trap for the minds in cui s’interroga, riprendendo un quesito di pirandelliana memoria, sul concetto di identità e di visione di noi e dell’altro.
Per Trap for the minds, Andrea Bianconi, Arzignano, (Vicenza), 1974, artista che vive tra gli Stati Uniti e l’Italia, posto in piedi di fronte a uno specchio, darà inizio a una sorta di rituale volto a chiarire o mistificare la natura del nostro essere. Sovrapponendo al suo volto trenta maschere di carta, ogni volta ci propone una versione altra di sé stesso, visione che rimanda al pubblico di riflesso proprio perché l’artista è rivolto verso lo specchio e non verso gli altri. La reiterazione del gesto incanta il pubblico, attento a vedere fuori per vedersi dentro.
La performance di Bianconi fa parte della rassegna “Attraverso”, nata dall’idea di un gruppo di giovani operatori culturali attivi in Sicilia: Valentina Lucia Barbagallo, Cristina Costanzo, Danilo Lo Piccolo, Giuseppe Mendolia Calella, che si terrà in diverse sedi palermitane, da maggio a novembre 2018. Il titolo della rassegna, “Attraverso”, racchiude gli obiettivi di questa serie di eventi, eterogenei e multiformi, ma accomunati da uno sguardo trasversale e obliquo sui fenomeni del contemporaneo.
Campo d’azione della rassegna è Palermo – interessata nel 2018 da iniziative di grande richiamo come Manifesta 12 e Palermo Capitale Italiana della Cultura – con particolare attenzione ai luoghi, spazi “off” che non fanno parte dei circuiti tradizionali degli eventi espositivi della città e ospiteranno arti figurative, performance, illustrazione, editoria indipendente, incontri, musica, workshop, comunicazione – radio.
Conoscere, Ri-appropriarsi e Prendersi cura: questi sono gli step del progetto che punta ad aprirsi alla comunità ricorrendo alle molteplici espressioni della cultura. Il programma di “Attraverso” si articola in progetti, mostre, conferenze, dibattiti, workshop, presentazioni di libri e open call che coinvolgeranno, in spazi pubblici e privati, diversi artisti tra cui: Marcella Barone, Canecapovolto, Sergio Cardillo, Simone Caruso, Luca Crivello, Giorgio Distefano, Stefania Fabrizi, Zoltan Fazekas, Ellie Ivanova, Francesco Lauretta, Gianluca Lombardo, Loredana Lo Verde, Federico Lupo, Marilina Marchica, Chiara Polizzi, Francesco Surdi, Sara Vattano.
Bio
Andrea Bianconi Arzignano, (Vicenza), 1974 vive e lavora tra gli Stati Uniti e l’Italia. Ha recentemente esposto con una mostra personale al MSK Museum of Fine Arts di Ghent (Belgio), e ha partecipato alla 5° Biennale di Mosca con una public performance tra la Piazza Rossa, il Cremlino e il Manege e con una wall installation al Manege. Ha realizzato un’opera all’ Ambasciata d’Italia a Washington D.C. per i 150 anni dell’Unità d’Italia; ha esposto al Museu do Meio Ambiente, Rio de Janeiro; Centro del Carmen, Valencia; Matadero, Madrid; Film Society Lincoln Center, New York; Maraya Art Centre, Sharjah, United Arab Emirates; Swiss Architecture Museum (S AM), Basilea; Kunsthal Charlottenburg, Copenhagen; ISCP, Brooklyn, NY; Palazzo Reale, Milano; Furini Arte Contemporanea, Roma; Barbara Davis Gallery, Houston, Texas. Ha realizzato numerose public art performances come Summer Night Series, Union Square NYC; Italian Cultural Institute, NYC; Postcard People, Hudson Valley Center for Contemporary Art (HVCCA), NY; The Chinese Umbrella Hat Project (Part I), Wujiang Rd West Nanjing Rd, Shanghai, China e (Part II), Piazza San Marco, Venezia. Nel 2011 Charta ha pubblicato la sua prima monografia; nel 2012 Cura. Books ha pubblicato il suo primo libro d’artista “ROMANCE” e nel 2013 il secondo dal titolo “FABLE”. Entrambi fanno parte della collezione del MoMA, NYC. Nel 2016 Silvana Editoriale ha pubblicato la monografia sui 10 anni di performance dell’artista “Andrea Bianconi Performance 2006-2016”. Nel 2017 AmC Collezione Coppola pubblica “SOLO”, una monografia con una intervista di Catherine De Zegher. Nel 2018 espone presso l’Archiginnasio di Bologna e realizza una performance a Davos, evento curato da Oliver Orest Tschirky, durante la 48° edizione del World Economic Forum. A fine giugno esporrà al CAMeC di La Spezia.