Traffico città: sempre più insopportabile nelle grandi metropoli dove, in più, aumentano i pericoli. Monopattini a zig zag in contromano, e-bike che attraversano col rosso, shared-car sulle piste ciclabili. I mezzi di trasporto sostenibili si stanno rivelando, infatti, protagonisti di numerosi incidenti stradali, spesso con esiti mortali. Alle violazioni del codice della strada e allo stato precario delle vie di comunicazione, si aggiunge un fenomeno più subdolo e recente, la “mobilità maleducata”, causata da stress, noncuranza e poco rispetto per sé e per gli altri.
Traffico città e gentle mobility
Ecco perché c’è sempre più bisogno di promuovere la “gentle mobility”: un trend globale che, alla luce dei dati emersi all’interno delle principali metropoli mondiali, consenta di potersi spostare in città in sicurezza, garantendo la cosiddetta “mobilità gentile” tra pedoni e guidatori dei diversi mezzi privati e pubblici, con tutti i vantaggi che ne conseguono sia a livello sociale sia dal punto di vista ambientale. Da Parigi a Bogotà, da San Francisco a Londra, sono decine infatti le iniziative che in giro per il mondo stanno promuovendo questo nuovo trend globale, in grado d’impattare positivamente sul tessuto urbano delle più grandi metropoli in tutto il mondo fino alle grandi città in Italia. Così a Milano, grazie all’agenzia creativa internazionale Dentsu Creative, è nato un contest tra oltre 150 studenti per promuovere la mobilità gentile attraverso una campagna di comunicazione d’impatto ad hoc.
Cosa infastidisce gli uomini…
Ma quali sono gli atteggiamenti più detestati e ritenuti pericolosi da chi si muove in città? Per gli uomini è inaccettabile vedere auto o mezzi condivisi parcheggiati su marciapiedi e strisce pedonali (34%), in particolar modo per i padri in giro con il passeggino o educatori che si devono occupare di pazienti in carrozzina o con disabilità, oppure imbattersi in persone in monopattino che circolano a zig zag in mezzo alla carreggiata (29%), in ciclisti al di fuori delle corsie loro dedicate, magari affiancati (26%); a chiudere la top 5 al maschile ci pensano coloro che non lasciano il posto ad anziani o signore sui mezzi pubblici (23%) echi abbandona shared-car e shared-scooter sporchi o in condizioni tali da non essere utilizzabili dal fruitore successivo (19%).
… e le donne
E cosa fa imbestialire invece le donne? Sul podio il fatto di salire dai mezzi pubblici senza dare la precedenza a chi deve uscire (43%), abbandonare i mezzi smart condivisi al di fuori della città (35%), attraversare la carreggiata dove non è possibile anche in bicicletta o in monopattino (28%). Chiudono la classifica delle cittadine la velocità eccessiva con cui si circola nelle aree pedonali (17%) e la maleducazione dei conducenti, sia di veicoli pubblici sia privati, che raramente lasciano attraversare i pedoni sulle strisce pedonali (12%). Ecco il quadro che emerge da un’indagine condotta da Authoriality per Dentsu Creative, effettuato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1200 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate.
Dalla stessa indagine emergono anche le città italiane dove la mobilità risulta più “maleducata” secondo i cittadini: Roma si piazza al primo posto (61%), davanti a Milano (59%) e Napoli (55%), chiudono la top 5 Torino (52%) e Bari (47%). Ma com’è possibile quindi educare i cittadini al rispetto per gli altri su strade e mezzi pubblici e ridurre notevolmente il numero di incidenti in città? Secondo gli esperti tutto prende forma da iniziative mirate ed efficaci utili a promuovere la cosiddetta “gentle mobility”, vale a dire la possibilità di muoversi all’interno della propria città in una condizione di maggiore sicurezza e serenità.
Traffico città: il decalogo della mobilità gentile
Un team di esperti ha stilato il galateo della mobilità gentile con 10 semplici regole da seguire per vivere più serenamente la città in sella o al volante:
- Mettersi alla guida in condizioni psicofisiche ottimali: serenità e tranquillità sono indispensabili per salire alla guida di un mezzo.
- Avere conoscenza e senso di responsabilità: quando si guida qualsiasi mezzo, occorre essere consapevoli di ciò che si fa, agendo nel pieno rispetto degli altri guidatori o pedoni.
- Guidare il proprio mezzo con attenzione e prudenza: conoscere e rispettare le regole del codice stradale è fondamentale per muoversi per strada in sicurezza.
- Preferire mezzi sostenibili: quando si viaggia, è possibile fare scelte rispettose dell’ambiente, come preferire viaggiare sui mezzi pubblici o scegliere di muoversi a piedi o in bicicletta, contribuendo così ad abbassare le emissioni nocive nell’aria.
- Parcheggiare solo negli spazi consentiti: Non lasciare mai il proprio mezzo nelle aree non consentite; oltre a violare il codice della strada, è possibile che si intralci il cammino anche degli altri.
- Evitare di transitare con il proprio mezzo dove non è consentito: evitare di pedalare in bicicletta sul marciapiede o passare con la macchina nelle aree pedonali; oltre a rischiare sanzioni si può incorrere in incidenti con altri pedoni o guidatori.
- Segnalare spostamenti/cambio di corsia: la strada non è di nostra proprietà; occorre sempre segnalare agli altri quando si decide di cambiare corsia o di entrare/uscire da un posto.
- Dare la precedenza sui mezzi pubblici: se si viaggia sui mezzi, garantire sempre la seduta alle fasce d’età più deboli come anziani, donne incinta e bambini.
- Lasciare il mezzo in condivisione in un’area che non ostacoli la viabilità: quando si abbandona un mezzo di sharing, occorre lasciarlo in un luogo che non intralci la viabilità e che sia facilmente reperibile da un altro utente.
- Non sporcare e non fumare se si viaggia in compagnia: sui mezzi pubblici come in auto, quando si viaggia con altri occorre fare attenzione agli spazi condivisi e non recare fastidio agli altri con le proprie azioni.