L’NFL (National Football League) è la più importante lega professionistica di football americano del Nord America: nata nel 1920, comprende 32 formazioni statunitensi ed organizza uno dei campionati tra i più seguiti al mondo. A partire dal 2007 – e fino ad almeno il 2016 – una serie di incontri della stagione NFL viene disputata nel Regno Unito, a Londra, e prende il nome di International Series. Domenica 9 novembre, a Wembley – lo stadio che ospita le amichevoli della nazionale di calcio inglese – si giocherà l’ultimo dei 3 incontri in programma nel 2014: Dallas Cowboys-Jacksonville Jaguars.
Dal 2007 ad oggi sono stati disputati 10 match: il primo fu giocato il 28 ottobre 2007 tra New York Giants e Miami Dolphins, e finì 13-10. Da allora Londra ha ospitato una partita all’anno fino al 2012, poi gli incontri sono diventati 2 nel 2013 e 3 nel 2014. Giovedì scorso sono state ufficializzate le squadre che prenderanno parte ai prossimi tre match dell’International Series 2015.
We can now exclusively reveal which teams will be taking part in the three games at Wembley in 2015 #SSNHQ pic.twitter.com/so3xuchnoB
— Sky Sports News HQ (@SkySportsNewsHQ) 6 Novembre 2014
Alla base di questa iniziativa c’è l’idea di ampliare l’interesse verso il football americano – molto popolare negli Stati Uniti, meno in Europa – anche all’estero, cercando di stimolare mercati diversi da quello USA. Forse, immaginare i britannici maneggiare questo sport può far sorridere, ma alcuni dati di questi primi 7 anni di International Series sono interessanti.
Tra le 10 partite giocate finora, quella che ha fatto registrare la minore affluenza di spettatori è stata Chicago Bears-Tampa Bay Buccaneers, nel 2011: a Wembley furono staccati 76.981 tagliandi. Negli altri 9 incontri le presenze sugli spalti non sono mai scese al di sotto delle 80mila unità. La folla accorsa allo stadio londinese nel 2014 ha pagato, per assistere ad un singolo incontro, un prezzo medio di 100 sterline: è stato calcolato, con il match di domenica, un afflusso complessivo di circa 250mila persone in tre incontri, per un incasso totale di 25 milioni di sterline.
L’interesse mostrato dai britannici verso il football americano resta contenuto se paragonato a quello di sport più popolari nel Regno Unito. In televisione, una partita di calcio di una categoria inferiore come Burton Albion-Portsmouth (138mila ascolti) è sufficiente per superare il numero di britannici seduti sul divano durante una partita di NFL. Ma in termini assoluti, come riporta l’Independent, dal 2006 al 2012 l’interesse televisivo mostrato dai britannici verso l’NFL è cresciuto del 154%. Oltre al dato degli ascolti c’è la crescente partecipazione alle iniziative distanti da Wembley, ma riconducibili a questo sport. All’NFL festival, ad esempio, organizzato lo scorso 27 settembre a Regent Street, una delle vie più importanti della capitale britannica, hanno preso parte circa 600mila persone.
Nel Regno Unito, oltre all’aumento degli ascolti televisivi e a quello delle presenze ad iniziative legate all’NFL, cresce anche il numero di persone che pratica regolarmente questo sport. Le giovani società di football americano, sempre più diffuse sul territorio nazionale, sono un riferimento per coloro che desiderano avvicinarsi a questa pratica sportiva, come spiega questo breve documentario.