Il toto quirinale è iniziato e, non ci crederete, ma sono all’opera già i bookmakers che hanno stilato previsioni con tanto di quote per le scommesse. Si sa, nel mondo anglosassone, si scommette su tutto ma noi qui nella piccola Italia e nella vecchia Europa non siamo molto avvezzi.
Intanto è stata fissata la data per la prima convocazione del Parlamento in seduta comune e plenaria con la partecipazione anche dei delegati regionali così come previsto all’articolo 83 cella costituzione che in combinato disposto con il successivo fissano i criteri per l’elezione stessa.
Costituzione della Repubblica Italiana Art. 83. Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato. L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
Toto Quirinale 2022 la convocazione
Agi
Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sentito il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle 15, per l’elezione del presidente della Repubblica.
Contemporaneamente Fico ha inviato la lettera alle Regioni affinché scelgano i delegati che andranno a completare i 1.008 grandi elettori. E’ partita, quindi, anche la macchina organizzativa che dovrà fare anche i conti con i protocolli Covid (in caso di defezioni per la malattia cosa si farà?) che prevedono distanziamenti sia nella riunione plenaria che nella votazione.
Inoltre, si deve anche tenere conto che molto difficilmente si procedere all’elezione dopo la prima votazione ma si rischia di andare avanti fino ben dopo il terzo scrutinio per come si sono messe le cose finora. Intanto andiamo a vedere insieme le varie quotazioni attribuite ai vari candidati in pectore, oggi.
Toto Quirinale 2022: chi corre?
MSC/Agipro
Il toto-Quirinale entra nel vivo, con l’annuncio della convocazione dell’avvio delle votazioni il 24 gennaio: nonostante abbia smentito più volte il suo interesse per il Colle, per i betting analyst è Mario Draghi la prima scelta per la presidenza della Repubblica. L’attuale premier è favorito secondo Oddsdealer.net, fornitore di quote per i bookmaker internazionali, che lo offre a 1,90.
E’ senza dubbio Mario Draghi a tenere banco come nome eccellente. Se non ricoprisse già il ruolo di Presidente del Consiglio sarebbe stato il candidato ideale per succedere al Quirinale a Sergio Mattarella. Avrebbero giocato a suo favore l’alto profilo internazionale e la grande esperienza nelle istituzioni.
Tant’è, però, e il blocco più insormontabile resta sempre il fatto che una sua elezione porterebbe ad una vacatio a Palazzo Chigi. Un vuoto che difficilmente potrebbe essere colmato allo stato attuale. Però ci sono poi gli outsider e un’esigenza che serpeggia già da tempo e che vorrebbe un’alternanza di genere finalmente sul colle più alto
Donne ne abbiamo?
MSC/Agipro
Intellettuali e artiste hanno lanciato un appello perché al Quirinale salga una donna: la scelta dei bookie, riporta Agipronews, cade sulla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, data a 2,50 davanti a Pier Ferdinando Casini (a 5) e a Paolo Gentiloni (a 7).
Marta Cartabia, dunque, il nome femminile più accreditato. Già prima Presidente donna della Corte Costituzionale nonché titolata giurista di fama internazionale e donna delle istituzioni. Porterebbe, ovviamente, una svolta e potrebbe essere la vera novità che da più parti s’invoca anche per trovarsi in linea con lo sviluppo istituzionale anche di tanti altri Paesi Europei e non solo
Gli outsider
MSC/Agipro
Doppia cifra per la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, a 10,50, mentre sembra tramontare l’ipotesi Silvio Berlusconi, offerto a 15 volte la posta. Alle spalle del leader di Forza Italia troviamo Gianni Letta a 22 e Marcello Pera a 23, con Anna Finocchiaro a 27 volte la posta. Stessa quota per gli ex premier Romano Prodi e Giuliano Amato (entrambi a 30), con Paola Severino lontana a 32 e Dario Franceschini a 37, mentre Letizia Moratti ed Emma Bonino chiudono il tabellone a 40 insieme a Rosy Bindi.
Outsider che poi tali, in verità, non sono affatto. Nomi più che conosciuti che vanno da Berlusconi a Letta (zio) o Pera per il centro destra. Finocchiaro, Prodi o Amato per il centro sinistra. Severino, Franceschi e Moratti sembrano più che altro dei riempi lista mentre la triade femminile che chiude il roster dei bookmakers e che vede elencate Letizia Moratti, Emma Bonino, Rosy Bindi sembrano più delle chimere allo stato attuale.
Il 24 è ancora lontano e i giochi si sa si fanno nelle ultime ore qui da noi.