La giovane archeologa Sara Bozza grazie al bando ‘Torno subito 2017’ promosso dalla regione Lazio ha ottenuto il finanziamento per il suo progetto formativo scegliendo di svolgere un periodo di work experience presso l’Ibam-Cnr della sede di Lecce.
Finanziato con le risorse del Programma operativo Fondo sociale europeo regione Lazio (Por Fse) 2014-2020, ‘Torno subito‘ è il programma di interventi a sostegno di progetti formativi articolati in percorsi integrati di alta formazione ed esperienze in ambito lavorativo, in contesti internazionali e nazionali, presentati da giovani universitari o laureati dai 18 ai 35 anni residenti nel Lazio. L’obiettivo e quello di partire per imparare e poi tornare e mettere in pratica le competenze acquisite fuori.
Infatti, i progetti si articolano in due fasi: la prima da svolgere fuori dalla regione Lazio (in Italia o in un qualsiasi paese estero) che prevede la possibilità di frequentare un corso di alta formazione, un master oppure di realizzare una work experience presso un ente/azienda; la seconda da svolgere nella regione Lazio, attivando un tirocinio presso un ente/azienda dove reimpiegare le competenze acquisiste nella prima fase.
Così, l’archeologa Sara Bozza, dottore di ricerca in archeologia classica presso l‘Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, grazie al bando ‘Torno Subito 2017’ ha ottenuto il finanziamento per il suo progetto formativo dal titolo ‘Tecnologie applicate allo studio di beni archeologici e architettonici’, da svolgere durante la prima fase presso la sede di Lecce dell’Ibam.
Il progetto mira all’acquisizione di competenze tecnico-scientifiche per lo studio di contesti e materiali archeologici e architettonici, attraverso la collaborazione con il personale specializzato dell’Ibam.
“Grazie al carattere fortemente multidisciplinare delle attività di ricerca condotte dai ricercatori dell’Istituto e il coinvolgimento diretto di molti giovani nelle molteplici attività di ricerca nei settori dell’archeologia classica, della topografia antica, del rilievo architettonico e delle ricostruzioni virtuali di monumenti, la giovane archeologa – afferma il direttore dell’Ibam, Daniele Malfitana – potrà perfezionare le proprie competenze avendo così l’opportunità di stare a stretto contatto con i ricercatori, i tecnologi e i tecnici che operano nella sede di Lecce dell’Istituto e acquisire così conoscenze fondamentali per condurre ricerca archeologica oggi“.