Spettacolo a Chicago. L’Argentina strappa il pass per i quarti di finale battendo per cinque a zero Panama. Gioca soli per trenta minuti nel secondo tempo ma cambia il ritmo del match con una tripletta, stiamo ovviamente parlando di Leo Messi. Sembra quasi una risposta alla critiche mosse da Diego Armando Maradona il giorno prima del match. El pibe de oro ha, infatti, imputato a Messi una mancanza di leadership soprattutto con la nazionale argentina. Tornando al match possiamo definirlo come dalla doppia faccia. Un primo tempo abbastanza soporifero con uno “squarcio di luce” rappresentato dal gol di testa di Otamendi su assist del parigino Di Maria (si è poi dovuto arrendere a qualche guaio fisico durante il finale di primo tempo), il bruttissimo infortunio del panamense Pimetel che in area di rigore cade malamente fratturandosi la tibia e il perone e l’espulsione di Godoy che in meno di dieci minuti si fa ammonire due volte lasciando Panama in dieci. Tanti i cartellini gialli soprattutto per Panama che in vista della prossima partita si vedrà privata di molti giocatori per squalifica come per esempio l’eroe nazionale Perez, il capitano Baloy e appunto Godoy. La seconda frazione di gioco sembra non voler cambiare il ritmo di una partita molto nervosa e poco tecnica. Arrivati all’ora di gioco, il CT Martino decide che è il momento di Messi. Tripudio dello stadio, che già lo inneggiava a gran voce, con Leo che ripaga i tifosi giunti in America con tre gol. Il primo colpendo di faccia un assist involontario di Higuain, poi su punizione e infine infilandosi in mezzo alla difesa avversario colpendo e trafiggendo Penedo. Il punto esclamativo finale lo mette Aguero che finalizza un lungo lancio di Messi con la successiva sponda di Lamela. Albiceleste che, quindi, passa ai quarti di finale mentre Panama dovrà vedersela con il Cile per il passaggio del turno senza alcuni suoi giocatori chiave.
Sembrava non volesse finire mai il match tra Cile e Bolivia. La Roja doveva vincere e lo ha fatto anche se in maniera molto dubbiosa e poco chiara. Partita dai ritmi altalenanti durata ben 102 minuti a causa del recupero concesso dal quarto uomo di ben dodici minuti totali (all’inizio era “solo” otto). Succede tutto nel secondo tempo con, prima, il vantaggio del Cile siglato da Vidal che sfrutta al meglio un assist di Pinilla. Arriva dopo meno di venti minuti il pareggio della Verde con una stupenda punizione di Campos. Si arriva così al recupero che si prevedeva abbastanza lungo a causa dei continui stop al gioco tra infortuni e litigi tra i calciatori ma nessuno si sarebbe aspettato ben otto minuti allungati poi fino a dodici. Ed è proprio in quegli eterni dodici minuti che la Roja trova la vittoria con un rigore (abbastanza dubbio) realizzato sempre dal giocatore del Bayern Monaco. Finisci quindi due a uno per il Cile che può ancora sperare nella qualificazione mentre la Bolivia è con un piede fuori dalla Copa América tra le proteste contro gli arbitri visto che con un pareggio la Verde (per quanto relativamente impossibile visto il prossimo impegno contro l’Argentina) avrebbe potuto tenere il discorso qualificazione ancora aperto.
È tempo di ultima giornata per il gruppo A. Il primo raggruppamento ha già deciso la prima qualificata ovvero la Colombia. Rimangono quindi USA, Costa Rica e Paraguay a contendersi il secondo posto per passare ai quarti. Gli americani sono in vantaggio di due punti rispetto alle altre due nazionali. Questo grazie alla vittoria per quattro a zero con la Costa Rica nella seconda giornata nonostante il ko al debutto contro los Cafeteros. La nazionale a stelle e strisce affronterà il Paraguay in una gara nella quale i paraguaiani posso solamente vincere per sorpassare i padroni di casa. Dempsey è stato il vero mattatore dello scorso match e in questo ultimo incontro trascinerà la sua nazionale ai quarti di finale.
Dall’altra parte abbiamo la Costa Rica non può permettersi di uscire a mani vuote. Di fronte però si troverà la squadra più informa insieme a Messico ed Argentina: la Colombia. James Rodriguez ha davvero preso in mano la squadra portandola a prestazione che lo scorso anno in Copa América sono mancate. Sembra che quel salto di qualità sia arrivato nonostante i colombiani siano stati inseriti in un girone non proprio proibitivo. La Costa Rica, invece, fino ad ora sta deludendo le aspettative create durante i mondiali brasiliani di due anni fa e il torneo cileno dello scorso anno. non si è ancora messo in luce e l’infortunio di una colonna portante quale Keylor Navas ha davvero fatto male a questa squadra.