La nuova stagione della musica, quella, si spera, della ripartenza dei concerti dal vivo, riprende dal Belvedere di San Leucio. Promosso dal club Duel Beat, domani, giovedi’ 2 settembre, alle 21,30 il complesso monumentale in provincia di Caserta ospiterà l’esibizione di Apparat. Sarà la seconda tappa del suo tour europeo, che si è aperto il 31 agosto a Porto Recanati. Nessun nuovo album da promuovere, solo la musica che lo ha reso un personaggio di culto tra i fan della ambient music e dell’elettronica.
Un’occasione speciale perché dopo la tournée europea Sascha Ring, questo il suo vero nome, si fermerà per qualche anno in modo da concentrarsi sul progetto Moderat assieme ai Modeselektor.
Il botteghino aprirà alle 18.30 per la vendita dei biglietti ancora disponibili, il Belvedere sarà accessibile al pubblico dalle ore 19.00. Il concerto sarà introdotto da due dj set: alle 20 quello di Slevin Korei, alle 21 quello di SDN. Poi, alle 21,30, salirà sul palcoscenico di San Leucio Apparat.
Da quasi due decenni uno dei principali protagonisti della musica elettronica in Europa, il musicista ha esplorato le possibilità di combinare suoni programmati con strumenti analogici; si è mosso tra avanguardia, musica da club e inni pop, componendo musica d’ascolto, per club e per film e spettacoli teatrali.
Nato nel 1978 a Quedlinburg nelle montagne dell’Harz, Sascha Ring a metà degli anni ‘90 ha iniziato la sua carriera musicale come dj techno. Quando si è trasferito a Berlino nel 1997, ha venduto i suoi giradischi per permettersi i primi sintetizzatori. La musica del suo debutto “Multifunktionsebene” è stata prodotta esclusivamente con dispositivi elettronici; si potrebbe descrivere come IDM (Intelligent Dance Music), ma con un’aura di malinconico calore e umanità. Nel secondo album “Duplex” del 2003, Sascha Ring ha già iniziato a includere il sassofono e la voce nelle sue composizioni elettroniche; nel terzo album “Walls” dell’anno 2007, si possono sentire anche archi che ronzano e sibilano dolcemente su battiti di xilofono balbettanti.
“Ho usato ogni nuovo album per ampliare i miei orizzonti musicali e superare le mie resistenze interiori personali – afferma -. Ho sempre avuto riserve su tutto ciò che si avvicinava troppo ai momenti ‘pop’ convenzionali; quindi mi sono mosso consapevolmente in questa direzione. Con ogni album, ho spinto ulteriormente il limite’’. Non gli è mai piaciuto il ruolo del nerd del laptop che produce da solista. “Mi è sempre piaciuto lavorare con altre persone. E sento il bisogno di fare cose che sono fuori dalla mia portata. Ecco perché di solito scelgo nuovi compiti musicali che inizialmente mi superano e mi frustrano”.
Il suo pezzo più celebre, “Goodbye”, è stato utilizzato nelle serie televisive “Breaking Bad”, “Dark”, “Maltese – Il romanzo del Commissario”, nel film “Il giovane favoloso” e nel trailer del film “Prisoners”. Dal 2017 al 2020 il brano è stato usato come sigla della serie tedesca “Dark”, prodotto di punta di Netflix.
Nel 2008, Sascha Ring ha anche iniziato a comporre colonne sonore per film e serie TV. Mario Martone gli ha commissionato le musiche per il suo film “l giovane favoloso” sul poeta Giacomo Leopardi; alla Mostra del Cinema di Venezia 2014, Ring ha vinto il Premio Piccioni per la migliore colonna sonora. Hanno collaborato di nuovo per il film di Martone “Capri-Revolution”, uscito nel dicembre 2018 – in cui Ring appare anche come un proto-hippie dai capelli lunghi in una comune abbandonata nel 1914.
Dopo il quarto album degli Apparat, “The Devil’s Walk” del 2011, nel suo quinto LP, “LP5”, uscito 2 anni fa, ha dato alla sua musica una nuova svolta. Ha combinato l’elettronica con gli strumenti analogici, con il trombone, il sassofono, l’arpa e il contrabbasso, e talvolta anche con la batteria. Un disco talmente importante da ottenere una nomination nel 2020 dei Grammy Award nella categoria Best Dance/Electronic Album.
L’anno scorso ha pubblicato la serie di quattro capitoli “Soundtracks”, che raccoglie le sue colonne sonore, fra cui quella di “Capri-revolution” e di “Dämonen”, un’opera teatrale basata su “I demoni” di Fëdor Dostoevskij.
Il Belvedere ospiterà 1000 spettatori: posti a sedere e numerati divisi per tre settori, seguendo rigorosamente i protocolli anti-Covid. L’accesso all’evento sarà possibile solo se in possesso di Green Pass, secondo le disposizioni del decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105. All’esterno del Belvedere sarà allestita una tendostruttura in cui sarà possibile effettuare un tampone rapido al costo di 8 euro per chi è sprovvisto di green pass.
I cancelli apriranno alle 19,00, lo spettacolo avrà inizio alle 20.00. Tutti i posti sono numerati.
Il prezzo del biglietto d’ingresso, comprensivo dei diritti di prevendita, è di 51,75 per il primo settore, di 46 per il secondo e di 40,25 per il terzo