Ad Avellino e nelle due sale del Cinema Partenio in Via Giuseppe Verdi in programma oltre settanta proiezioni, comprese le opere dei due concorsi internazionali, un omaggio al maestro Luigi Zampa, workshop, presentazioni di libri, musica e mostre.
Oltre quaranta gli ospiti tra cui i registi Abel Ferrara, Sebastiano Riso, Federico Francioni, Daniele Gaglianone, Giovanni Cioni, Francesco Clerici, Luca Bellino, Silvia Luzi, i musicisti Canio Loguercio e Maurizio Capone con BungBangt, la scrittrice e illustratrice Chiara Rapaccini. Il Laceno d’oro è organizzato dal Comune di Avellino e dal Circolo ImmaginAzione, con il contributo della Regione Campania e in collaborazione con la rivista cinematografica Sentieri Selvaggi.
“Il festival di quest’anno – spiega Tonino Spagnuolo presidente del Circolo ImmaginAzione – ha scelto di dare particolare rilievo ai due concorsi, dei corti e dei lungometraggi, che hanno registrato un successo notevole di partecipazione. Soprattutto sono arrivate opere da tutto il mondo e di buonissima qualità. Per noi si tratta di una scelta strategica, quella di cercare di far emergere e valorizzare opere realizzate da giovani indipendenti, a volte provenienti dalle regioni più difficili del globo, con la speranza di contribuire a far crescere gli autori di domani”.
Torna il “Laceno d’oro”, lo storico festival internazionale ‘del cinema del reale’, 42esima edizione, e da quest’anno lancia un concorso internazionale per lungometraggi: in gara sette titoli selezionati tra gli oltre 2500 giunti da 104 paesi del mondo sul tema degli spazi urbani. Primo presidente della giuria è il regista newyorkese Abel Ferrara. Ad Avellino, da domani martedì 5 a domenica 10 dicembre nelle due sale del Cinema Partenio in Via Giuseppe Verdi (ingresso libero), in programma oltre settanta proiezioni, comprese le opere dei due concorsi internazionali, un omaggio al maestro Luigi Zampa, workshop, presentazioni di libri, musica e mostre. Oltre quaranta gli ospiti tra cui i registi Abel Ferrara, Sebastiano Riso, Federico Francioni, Daniele Gaglianone, Giovanni Cioni, Francesco Clerici, Luca Bellino, Silvia Luzi, i musicisti Canio Loguercio e Maurizio Capone con BungBangt, la scrittrice e illustratrice Chiara Rapaccini. Il Laceno d’oro è organizzato dal Comune di Avellino e dal Circolo ImmaginAzione, con il contributo della Regione Campania e in collaborazione con la rivista cinematografica Sentieri Selvaggi.
Al regista italo-americano Jonas Carpignano andrà il “Premio Giacomo D’Onofrio”, riconoscimento che il festival di Avellino dedica ai giovani cineasti in memoria dell’intellettuale irpino che insieme con Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino fondò il Laceno d’oro nel 1959. Alla cerimonia di premiazioni, che si svolgerà domenica 10 dicembre alle ore 21, seguirà la proiezione speciale di “A Ciambra”, il film di Carpignano selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018. L’opera seconda del regista italo-americano, già miglior film europeo alla Quinzaine des Réalisateurs dell’ultimo Festival di Cannes, racconta di un ragazzo di una comunità rom di Gioia Tauro in Calabria e del rapporto tra immigrati, rom e italiani.
Novità della 42esima edizione del festival è il concorso di lungometraggi “Laceno d’oro 2017” sul tema ‘cinema e spazi urbani’ che affianca quello dei cortometraggi, “Gli occhi sulla città”, giunto alla quarta edizione. Sono sette le opere in corsa per il Miglior lungometraggio, dopo il lungo lavoro di selezione a cura di Aldo Spiniello, Sergio Sozzo e Leonardo Lardieri, della rivista cinematografica Sentieri Selvaggi. “Il festival di quest’anno – spiega Tonino Spagnuolo presidente del Circolo ImmaginAzione – ha scelto di dare particolare rilievo ai due concorsi, dei corti e dei lungometraggi, che hanno registrato un successo notevole di partecipazione. Soprattutto sono arrivate opere da tutto il mondo e di buonissima qualità. Per noi si tratta di una scelta strategica, quella di cercare di far emergere e valorizzare opere realizzate da giovani indipendenti, a volte provenienti dalle regioni più difficili del globo, con la speranza di contribuire a far crescere gli autori di domani”.