Il Museo Nazionale del Cinema presenta la mostra fotografica “Tonalità tangibili. Peretti Griva e il pittorialismo italiano. Dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema” a cura di Marco Antonetto e Dario Reteuna, mentre la cura della sezione “D.R. Peretti Griva” è di Giovanna Galante Garrone. La mostra è realizzata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo.
Il ricco percorso espositivo, che conta oltre 250 fotografie originali, si snoda all’interno della Mole Antonelliana e presenta l’importante collezione fotografica conservata dal Museo Nazionale del Cinema, alcune tra le più significative testimonianze provenienti da istituzioni italiane e collezioni private e le opere di autori contemporanei. Partendo dalla produzione di D.R. Peretti Griva, al quale è dedicato lo spazio sottostante i grandi schermi nell’Aula del Tempio, la mostra prosegue lungo la Rampa Elicoidale, dove i grandi maestri italiani del pittorialismo dialogano con alcuni autori di oggi: la reinterpretazione creativa del reale rivive infatti nella fotografia pittorica contemporanea così come le elaborate tecniche di stampa pittorialiste sono ritornate in auge in questi ultimi anni. E proprio a questo tema e all’evoluzione stilistica dell’arte fotografica dal pittoricismo al modernismo è dedicata l’ultima parte della mostra, presentata nelle aree espositive collocate al termine della rampa.
Il percorso è completato da una selezione di apparecchi fotografici, attrezzature per lo sviluppo e la stampa, libri e riviste appartenenti alle Collezioni del Museo Nazionale del Cinema.
La mostra prosegue alla Bibliomediateca Mario Gromo con un percorso di 30 fotografie dedicate ai temi cari a Peretti Griva, in particolare paesaggi, ritratti e animali “amici”.
La mostra racconta il movimento del pittorialismo italiano, felice manifestazione della fotografia d’arte, che ebbe il suo momento di maggior splendore tra la fine dell’Ottocento e i primi vent’anni del Novecento. L’elemento di unità dei fotografi pittorialisti fu imposto da un preciso concetto estetico, al fine di legittimare la fotografia come espressione artistica alla stessa stregua della pittura o del disegno. L’estetica del pittorialismo fu anche il risultato di particolari tecniche di ripresa e di stampa: semplici o elaborate, erano destinate a realizzare opere creative che richiamassero i codici pittorici.
I pittorialisti italiani, autori di grande talento, si confrontarono alla pari con i maestri pittorici europei e americani, e tra tutti spicca la figura emblematica di Domenico Riccardo Peretti Griva. Nato a Coassolo (vicino a Lanzo, in Provincia di Torino) nel 1882, D.R. Peretti Griva fu magistrato fino ai più alti gradi, autore di importanti scritti giuridici, antifascista e impegnato nel dopoguerra in numerose battaglie per la laicità e i diritti civili (tra cui il divorzio). Colto fotografo dilettante, dedicò ogni istante del suo tempo libero alla fotografia, la sua attività più amata. Le sue “impressioni fotografiche” stupiscono e affascinano per la loro vividezza, trasmettendo sentimenti profondi e talvolta inattesi.
La mostra Tonalità tangibili. Peretti Griva e il pittorialismo italiano. Dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema sottolinea la vocazione fotografica del Museo Nazionale del Cinema, che era già nella volontà di Maria Adriana Prolo, quando decise di creare un Museo nazionale del cinema e della fotografia (uno dei rari casi esistenti al mondo), riservando alla fotografia un ruolo centrale nella sua attività di studiosa e collezionista. Il gusto collezionistico, che l’aveva spinta a ricercare non solo fotografie ma anche apparecchi, libri, riviste, gadget e qualsiasi materiale connesso alla diffusione della fotografia nella società, era cresciuto parallelamente all’obiettivo di salvaguardare un patrimonio che rischiava la dispersione.
La collezione fotografica del Museo è stata costituita sin dai primi anni vita dell’istituzione e conta oltre 1 milione di immagini, di cui 132.000 appartenenti alla fotografia storica, un corpus eterogeneo che ripercorre la storia del cinema muto e sonoro e quella dell’arte fotografica. A questa si aggiungono un’importante raccolta di volumi e riviste relativi alla fotografia storica, italiana e internazionale, conservata e consultabile presso la Bibliomediateca “Mario Gromo”. La sezione dedicata alla fotografia è completata da una ricca collezione di macchine fotografiche, ingranditori, visori e accessori per la fotografia (tabelle con i tempi di posa, carte e lastre fotografiche vergini, bacinelle e pinze per lo sviluppo, scatti flessibili, telai e via dicendo) che documentano la nascita della fotografia e il suo sviluppo.
Il Museo Nazionale del Cinema, riconosciuto da anni quale centro di rilevanza internazionale, continua l’opera di divulgazione della fotografia attraverso la digitalizzazione e la pubblicazione dei più importanti fondi, la realizzazione di mostre e di attività rivolte ai giovani che stanno riscoprendo le potenzialità creative delle antiche tecniche analogiche.
In occasione della mostra si darà avvio a un programma di attività per le scuole e per il pubblico, finalizzate a riscoprire la fotografia storica e a valorizzare il patrimonio fotografico del Museo.
Per favorire la visita alla mostra saranno inoltre a disposizione del pubblico in un apposito totem all’inizio del percorso espositivo, lungo la rampa e scaricabili dal sito del Museo: audio e video LIS attivabili tramite QR code e NFC; riproduzioni visivo tattili di una selezione di opere; etichette in braille sul corrimano; l’album da vedere, ascoltare, toccare Percorso multisensoriale sul Pittorialismo italiano.
La sezione della mostra in Bibliomediateca inaugura un nuovo spazio espositivo a disposizione dei giovani fotografi. Di qui in avanti, infatti, i protagonisti saranno i giovani che, selezionati tramite un bando, avranno la possibilità di esporre le loro opere e di far conoscere i loro progetti fotografici.
A completamento della mostra, il ricco catalogo Il pittorialismo italiano e l’opera fotografica di Peretti Griva, edito da Silvana Editoriale e curato da Marco Antonetto, Dario Reteuna e Giovanna Galante Garrone per la sezione dedicata a D.R. Peretti Griva, che comprende i testi di Italo Zannier, Donata Pesenti Campagnoni, Chiara Maraghini Garrone, Giovanna Galante Garrone, Dario Reteuna, Marco Antonetto, Monica Maffioli, Lucia Miodini, le biografie storico-critiche degli autori presentati in mostra, l’elenco delle opere esposte e un ricco apparato di immagini.