Mission Impossible, Top Gun, Jerry Maguire, Codice d’Onore: tutti questi film hanno in comune una sola persona ovvero Tom Cruise. Uno tra i più iconici attori di Hollywood torna al cinema con il nuovo capitolo di Top Gun.
Tom Cruise torna a solcare i cieli con il nuovo film di Top Gun
Trentasei anni dopo il primo iconico capitolo, Tom Cruise torna a bordo degli aerei della US Navy per una nuova avventura piena di azione. Alla regia non troviamo Tony Scott scomparso nel 2012, regista e fratello di Ridley Scott ma Joseph Kosinski che di “sequel” di grandi film classici non è un novellino essendo stato alla regia di Tron: Legacy.
Il film è stato proiettato in anteprima al Festival del Cinema di Cannes con Tom Cruise assoluto protagonista del “Red Carpet”. La Costa Azzurra e la 75esima edizione del glorioso festival cinematografico sono state palcoscenico per la consegna all’attore americano di una meritata Palma d’Oro alla carriera.
1986, Tom Cruise vola nelle sale cinematografiche di tutto il mondo
Il primo Top Gun è la perfetta definizione di film della consacrazione per un attore: Tom Cruise. L’americano grazie a questa pellicola entrò nell’immaginario collettivo e si affermò come una delle stelle più luminose di Hollywood.
Era, infatti, il 1986 quando il tenente della Marina Militare degli Stati Uniti d’America Pete “Maverick” Mitchell planò nei cinema di tutto il mondo conquistando tutti. Azione, patos, colpi di scena diedero un posto “d’onore” nella storia gloriosa del cinema mondiale. Scene immortali dirette da Tony Scott ed una colonna sonora così “leggendaria” da vincere un Oscar ed un Golden Globe entrambi per la miglior canzone originale con Take My Breath Away, prodotta da Giorgio Moroder per i Berlin.
Top Gun Maverick: un po’ di trama
La vita di Pete Mitchell, noto a tutti come Maverick, non è quasi cambiata nel corso degli ultimi 30 anni. Era un coraggioso pilota di caccia, amate del rischio, la velocità e le motociclette. È tra i migliori aviatori della Marina ma incredibilmente non ha fatto carriera. È ancora lì, come fermo nel tempo, evitando attentamente quella promozione che lo spingerebbe via dai propri amati aerei. Salire di grado vorrebbe dire rinunciare a volare ed è qualcosa che non intende fare. Lo vedremo addestrare nuove reclute e collaudare modelli di ultima generazione.