Verrà inaugurata il 10 maggio alla Scuola Grande di San Rocco (VE) la mostra del pittore spagnolo Jorge R. Pombo: “Tintoretto – Pombo, Maternità e Passione. L’esposizione (11 maggio – 20 agosto) è un omaggio dell’artista alla figura femminile e alla condizione della donna nel mondo attraverso il rimaneggiamento di alcune opere del grande pittore Tintoretto.
Jorge R. Pombo riproduce fedelmente i dipinti originali del grande maestro, per trasformarli poi in opere totalmente diverse attraverso l’utilizzo sapiente di alcuni solventi che conferiscono al quadro un’immagine di grande impatto visivo. La tecnica utilizzata da Jorge R. Pombo richiama quella dell’action painting americano, e dai suoi lavori infatti emerge una chiara influenza della pittura americana degli anni ‘50 (Cage, Cunningham, J.Pollok e B.Newman). Una caratteristica che ha reso famoso Jorge R. Pombo è la sua originale rivisitazione delle opere classiche; in questa mostra, l’artista intraprende un dialogo espressivo ed emozionale con uno dei più grandi maestri italiani: Tintoretto.
Crocifissione, Jorge R. Pombo
I singoli quadri di Jorge R. Pombo (che misurano 2,2 x 3,3 mt.) saranno posizionati accanto alle opere di Tintoretto con l’intento di creare un dialogo ideale ed emotivo tra la pittura rinascimentale e l’interpretazione contemporanea, omaggiando nel contempo la forza dell’arte atemporale di Tintoretto.
Jorge R. Pombo, classe 1973, dopo il successo dell’esposizione di apertura conclusasi a gennaio, “Passione e Giustizia”, prosegue il suo dialogo con i dipinti di Tintoretto, scegliendo Maria come omaggio alla femminilità e persona danneggiata dalla sofferenza generata durante la Passione. Secondo Pombo questo significato era intrinseco proprio nelle opere di Tintoretto. L’artista sceglie di affiancare alle proprie creazioni quelle del grande maestro, allargandone il significato simbolico fino a creare una serie di coppie figurative che vogliono tendere ad una riflessione più generale sulla famiglia, sui suoi problemi e sulle difficoltà. In questo contesto complicato, la donna occupa tristemente un posto di primo piano (ora come allora); da questo spunto Pombo tende a divulgare il concetto secondo cui l’arte, così come la intendeva anche Tintoretto, non è soltanto bellezza e armonia, ma anche ammonimento e compassione. Nella sua visione dell’arte, che vuole essere anche un riscatto dell’opera contemporanea sulla tradizione classica, Pombo dà ampio spazio ad una visione molto umana dell’arte stessa, che deve riflettere e infondere speranza, sogno, fiducia e giustizia, ma che deve essere anche un punto di riflessione sulle leggi morali che devono essere promosse con forza e convinzione.
Ricordiamo che la mostra “Tintoretto – Pombo, Maternità e Passione” è curata da Sandro Orlandi Stagl e Frederick Ilchman con testo di Gabriella Belli.
Fuga in Egitto, Jorge R. Pombo