Per il social cinese TikTok, non è proprio un buon momento. La multa di 10 milioni dell’Antitrust comminata in Italia, Irlanda e Gran Bretagna e il rischio di messa la bando negli Stati Uniti stanno mettendo in seria difficoltà il social tra i più controversi. Le accuse riguardano i mancati controlli sui minori per quanto riguarda contenuti ritenuti dannosi e il pericolo per la sicurezza nazionale americana.
La Cicatrice francese challenge sul social TikTok
Lo scorso anno su TikTok si è diffusa una challenge autolesionista dal nome “cicatrice francese“. La sfida consisteva nel pinzare con le dita le guance fino a formare degli ematomi. Lo scopo era mostrare un aspetto da duro, da reduce di un recente combattimento. Il trend, proveniente dalla Francia, si è rapidamente diffuso anche in Italia (complice la concomitanza che cicatrice si scrive allo stesso modo in entrambe le lingue) facendo più di 50 milioni di visualizzazioni. Come se non bastasse, inoltre, a supportare la challenge sul social circolavano diversi tutorial che mostravano come procurarsi “in modo corretto” la cicatrice. Nonostante in Italia la polizia postale abbia allertato giovani e adulti sui pericoli di tale sfida precisando, tra l’altro, che i segni degli ematomi sarebbero stati visibili per mesi ma la sua diffusione, come dicevamo, è stata capillare.
La multa dell’Antitrust
A distanza di un anno, relativamente al trend della cicatrice francese, l’Antitrust ha comminato una sanzione di 10 milioni al social cinese. La multa riguarda tre società del gruppo Bytedance Ltd: l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl. Le accuse mosse dall’Autorità garante per le comunicazioni riguardano:
- la diffusione sul social, di cui la società è direttamente responsabile, di contenuti potenzialmente pericolosi per la salute psico-fisica di minori e di soggetti vulnerabili
- la mancanza di misure idonee adottate dal social per evitare la diffusione di tali contenuti: prassi che va in netto contrasto con le Linee Guida di cui il social stesso si è dotato (secondo le quali si dichiara “uno spazio sicuro”)
- la profilazione algoritmica degli utenti che seleziona quali video proporre nelle sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”. L’obiettivo è di aumentare le interazioni degli utenti che sono strumenti di redditività che agiscono direttamente sugli introiti pubblicitari.
Accuse mosse dopo i rituali accertamenti e nonostante la società si fosse difesa riducendo i numeri del fenomeno e assicurando di aver messo in atto controlli più serrati.
Cosa sta accadendo negli USA
I guai per TikTok non finiscono qui. Negli Stati Uniti, la Camera dei Rappresentanti ha recentemente approvato una legge che potrebbe mettere al bando il social in tutto il Paese. Il disegno di legge formalizza la richiesta a ByteDance, società proprietaria del social, di vendere la piattaforma entro 180 giorni. Se ciò non avverrà, TikTok sarà cancellata dagli App store di Google e Apple negli Stati Uniti. L’intento è quello di sganciare la piattaforma dalla Cina, considerato Paese nemico degli Stati Uniti. Joe Biden ha annunciato che interverrà personalmente allo stesso modo su altre piattaforme social se queste cadranno sotto il controllo della Cina. La legge ora passa all’approvazione del Senato e il risultato non è del tutto scontato considerato anche che negli Stati Uniti TikTok conta 170 milioni di utenti.