(Adnkronos) – Con l’approvazione da parte della Camera Usa della legge per la vendita forzata da parte della società cinese ByteDance di TikTok, il social media rischia di essere messo al bando nel Paese dove ha 170 milioni di utenti. Anche se il passaggio della misura non è così scontato al Senato, la legge rappresenta i timori di Washington – che ha già vietato TikTok su dispositivi federali, dove però Joe Biden è da poco sbarcato sulla piattaforma per fare un occhiolino ai suoi giovanissimi utenti – riguardo al fatto che Pechino possa usare la piattaforme per rubare dati di americani o diffondere propaganda.
Un timore condiviso da altri Paesi che hanno già adottato misure per vietare o limitare l’utilizzo della app cinese. Ecco una lista. TikTok è vietato nel Paese già dal 2020 per ragioni di sicurezza dopo il picco di tensioni con Pechino nel giugno di quell’anno, quando 20 militari indiani rimasero uccisi in scontri di confine con truppe cinesi. Come rappresaglia, Nuova Delhi mise al bando oltre 50 app cinesi, comprese TikTok e WeChat.
TikTok al bando, non solo Usa
Il bando del social media è stato poi reso permanente nel gennaio 2021. Il divieto di TikTok è stato annunciato lo scorso anno dal ministero delle Comunicazioni e dell’Informazione tecnologica che ha detto che l’app “è stata costantemente usata per condividere i suoi contenuti che disturbano l’armonia sociale”. La mossa è stata fatta dopo che il governo nepalese ha adottato linee guida per cercare di regolamentare le piattaforme social.
Come hanno fatto gli Stati Uniti, anche le principali istituzioni europee – Parlamento, Commissione e Consiglio europeo – lo scorso anno hanno messi al bando dai telefoni dei loro dipendenti Tik Tok. Una mossa volta a proteggere “da minacce cyber ed azioni che potrebbero essere sfruttate per cyberattacchi”, spiegava la commissione europea.
Alcuni Paesi dei 27 membri, tra i quali Belgio, Danimarca e Olanda, hanno adottato la stessa misura per il proprio staff governativo. Anche il Canada dal febbraio 2023 vieta TikTok sui telefoni e dispositivi governativi, decisione adottata dopo una revisione della app che “presenta livelli inaccettabili di rischio per la privacy e la sicurezza”. Il premier Justin Trudeau ha descritto la mossa come un possibile “primo passo”, affermando però che questo potrebbe essere anche “l’unico passo” nei confronti del social media cinese.
Ecco i Paesi dove è già vietato o con restrizioni
TikTok vietato anche sui cellulari e dispositivi governativi britannici, secondo una misura adottata lo scorso anno sulla base di preoccupazioni per la sicurezza delle informazioni statali. Il Parlamento ha messo al bando TikTok dai dispositivo collegati al suo network. Londra allora aveva spiegato che prima di altre decisioni si sarebbe coordinata “vedendo quello che fanno i nostri alleati”.
Stessa linea seguita dall’Australia che ha bandito dallo scorso aprile TikTok da tutti i dispositivi governativi, su consigli di agenzie di intelligence e sicurezza che hanno stabilito che “l’installazione dell’applicazione su dispositivi governativi pone un significativo rischio di sicurezza protettiva”. Nel 2022 è stato adottato il divieto sui dispositivi governativi, ma secondo notizie dei media le autorità taiwanesi, di fronte il crescere della tensione con Pechino, hanno considerato un divieto generalizzato che però non è stato realizzato.
Nel marzo 2023 è scattato il divieto per i dispositivi di tutti i parlamentari collegati al network del Parlamento neozelandese, anche se sono possibili eccezioni per motivi di lavoro. Negli ultimi anni, TikTok è stato più volte bandito dalle autorità pakistane che poi hanno fatto marcia indietro.
Nel 2021 è stato un tribunale a bloccarlo, accogliendo un ricorso per “contenuti immorali e indecenti”, misura ritirata dopo meno di un mese. Recentemente TikTok ha avuto un ruolo nelle elezioni, con il partito di Imran Khan che ha usato la app per raggiungere milioni di elettori analfabeti che non usano Facebook ed altri social dove la parte del testo è rilevante.
Bando temporaneo
Ovviamente bandito nel 2022 dai Talebani per “impedire che le giovani generazioni vengano fuorviate”, TikTok però continua ad essere usato da utenti che aggirano le restrizioni usando la Vpn, riportava Wired. Un bando temporaneo è scattato nel 2018 per preoccupazione riguardo a “contenuti pornografici, inappropriati e blasfemi”.
Ma il divieto è stato abolito una settimana dopo quando la app ha accettato di censurare alcuni contenuti. Nell’agosto 2023, il ministro della Comunicazione somalo ha annunciato restrizioni all’accesso di TikTok, Telegram e il sito di scommesse online 1xBet a causa dei “contenuti espliciti” e “l’impatto negativo sui giovani”. Ed ha ordinato ai server di chiudere piattaforme secondo lui usate “da terroristi e gruppi immorali per diffondere immagini orribili e disinformazione”.
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