Ti sei lavato le mani? Anche se sembra banale si tratta di un gesto molto importante che aiuta a prevenire diverse infezioni e malattie, come ad esempio l’influenza che, secondo i dati dell’ultimo bollettino Influnet, ha colpito solo nell’ultima settimana in Campania oltre 14.000 bambini e ragazzi tra i 5 e 14 anni. Proprio ai bambini è rivolto il progetto educativo “Euphidra for Kids”, in corso sino alla fine dell’anno scolastico, che offre agli studenti delle classi III, IV e V della Campania laboratori gratuiti in cui sperimentare l’importanza dell’igiene personale.
L’iniziativa, ispirata dal marchio Euphidra AmidoMio, è promossa da Zeta Farmaceutici e realizzata da Pleiadi, realtà nazionale che si occupa di divulgazione scientifica con progetti rivolti ad adulti e bambini. “Euphidra for Kids” è un percorso che accompagna gli studenti delle scuole elementari durante l’anno scolastico 2019/20 con 200 laboratori in diverse regioni d’Italia, di cui previsti 85 in Campania.
“Euphidra for Kids” non prevede lezioni frontali bensì esperimenti interattivi con microscopi e vetrini in cui i bambini potranno cimentarsi come “piccoli ricercatori”. Secondo il metodo Pleiadi potranno, quindi, “toccare con mano” e imparare che la salute passa dall’igiene personale.
Tra i più importanti alleati dell’igiene personale che i bambini impareranno a conoscere, vi è l’amido, ingrediente essenziale per creme e cosmetici che aiutano la pelle a rimanere idratata, integra e quindi resistente agli attacchi dei batteri.
Spiega Lara Pollato, coordinatrice del progetto per Pleiadi: “Sin da piccoli, i bambini entrano in contatto con molti coetanei a scuola e, quindi, la diffusione di germi e batteri, laddove presenti, avviene in modo molto rapido. Lavarsi le mani bene e spesso è una buona abitudine che è importante trasmettere loro il prima possibile. Il progetto “Euphidra for Kids” si propone di insegnare che prendersi cura di sé e della propria igiene è il primo passo verso la salute. E per farlo, adottiamo un metodo pratico che consente di imparare mettendo le mani in pasta, sperimentando e, perché no, divertendosi”.
Sottolinea Marta Benedetti, amministratore delegato Zeta Farmaceutici: “Da sempre sosteniamo progetti che hanno al centro la prevenzione. Educare alla salute su diversi temi, compreso quello dell’igiene personale, aiuta a aumentare conoscenza e consapevolezza fin da piccoli. Amido Mio è un po’ il simbolo di questo obiettivo aziendale. Da anni i suoi prodotti all’amido di riso sono entrati nella quotidianità di molte famiglie, offrendo un supporto efficace per tutte le esigenze di igiene di bimbi e adulti. Aiuta a trasmettere da genitori a figli, in modo concreto, il valore della salute come piccolo gesto di attenzione quotidiano”.
Il laboratorio
Si tratta di un vero e proprio viaggio alla scoperta delle sostanze chimiche e dei prodotti per l’igiene personale, secondo un metodo che unisce logica, sperimentazione e interazione.
Tra gli esperimenti più curiosi a cui parteciperanno i bambini quello in cui ci si spalmerà uno speciale gel sulle mani che successivamente verranno illuminate da una lampada a luce UltraVioletta (UV). La luce UV metterà in evidenza i batteri presenti sulle mani.
L’esperienza verrà ripetuta subito dopo averle lavate in modo appropriato e con un prodotto adeguato. In questo modo ai bambini risulterà immediatamente evidente la differenza tra il “prima” e il “dopo”.
Tra le numerose domande a cui troveranno risposta i bambini che parteciperanno ai laboratori del progetto vi sono: da dove deriva l’amido di riso? Quali sono le sue proprietà chimico-fisiche? Come può essere usato e trasformato a beneficio dell’uomo e della sua igiene personale?
L’igiene personale
Ma è davvero importante lavarsi mani? A dare risposte è non solo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che a questo semplice – ma essenziale – gesto quotidiano ha dedicato una giornata mondiale che cade ogni anno il 5 maggio, ma è anche il Ministero della salute riferendo, ad esempio, che l’igiene delle mani può ridurre del 30% – e in alcuni casi del 50% – le infezioni ospedaliere. Un dato significativo, se consideriamo che i casi di infezioni da germi multi-resistenti in Europa sono 670.000 l’anno e che solo in Italia se ne contano 200.000.