Dal CNR una nuova proposta per risolvere l’emergenza campana.
Il nostro paese è sempre stato una miniera d’idee, innovazione e genialità , ma anche di disastri, ritardi e vuoti nel fare, che hanno portato a situazioni di degrado e inciviltà oggi visibili fra le strade di Napoli e della regione Campania soffocata da tonnellate di rifiuti. L’inciviltà di solito te l’aspetti dal singolo, perché l’individuo sa degenerare in comportamenti bizzarri e paradossali i quali spesso vanno contro il suo stesso interesse, ma quando quest’inciviltà giunge dalle istituzioni l’indignazione è un obbligo morale. Fermarsi all’indignazione però non serve a risolvere i problemi, e quindi dopo un iniziale momento di smarrimento, a fronte di questioni così delicate, si cercano possibili soluzioni per sbrogliare il tutto e trovarci il classico lieto fine positivo. Cercando nella moltitudine di fantasie, storie, dichiarazioni propagandistiche e altre cose inutili s’incappa anche in soluzioni pratiche e funzionali come il Thor. “Total house waste recycling†– riciclaggio completo dei rifiuti domestici. In pratica è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto; tali materiali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili. Il Thor funziona, afferma Palopescia (CNR), come un “mulino di nuova generazione, riducendo i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori ai dieci millesimi di millimetro. Il rifiuto trattato con questo sistema a fine lavorazione poi diventa una materia omogenea, purificata da tutte quelle scorie dannose e dal contenuto calorifico, che può essere utilizzato come combustibile. Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn- Cnr e inventore del Thor spiega anche che questo materiale è “Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Le caratteristiche chimiche del prodotto, infatti che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policicliciâ€. Inoltre è possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre del bio-olio per motori diesel attraverso la pirolisi. Un altro vantaggio del Thor è che gli impianti sono completamente autonomi, perché consumano parte dell’energia prodotta. Il Thor è già in funzione in Sicilia, dove smaltisce otto tonnellate l’ora senza alcun bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento. Quindi la domanda “sorge spontanea†perché tra le soluzioni per risolvere il problema rifiuti in Campania il Thor non è in cima alla lista, ma soprattutto perché di questo progetto si sa poco e niente. L’Italia è un paese di poeti, navigatori e inventori ma anche di politicanti e gente che in realtà non vuole risolvere nulla ma solo speculare sulla pelle degli altri.