Insieme per dare vita a storie nuove
Think Digital Summit Italia di IBM 2020 è l’evento on line organizzato da IBM sull’impatto che le nuove tecnologie avranno sul sistema Paese. Numerosi ospiti appartenenti al settore dell’istruzione, della finanza, della GDO, dell’economia e della Pubblica Amministrazione hanno contribuito a raccontare l’esperienza delle imprese italiane durante il lockdown e i progetti per il futuro.
IBM che ha sempre lavorato al fianco delle aziende, oggi si sta adoperando affinché la trasformazione digitale diventi un processo integrante nel loro cammino di crescita e sviluppo verso la “nuova normalità”.
Durante l’evento è stato fatto il punto su come il sistema Paese ha reagito alle restrizioni del Covid-19 e su cosa ci riserverà il futuro. Ci sono stati approfondimenti sulle nuove tecnologie a supporto delle aziende (come il Cloud) e si è parlato anche di security, di IT Infrastructure e di Smart working. Ampio spazio è stato dato agli approfondimenti sulle sfide e le opportunità all’interno dei mercati e su come le aziende italiane stanno utilizzando le tecnologie esponenziali e l’innovazione per cogliere tali opportunità.
Think Digital Summit Italia 2020: Le opportunità e le sfide del futuro
Chi ha saputo cogliere le opportunità è stata sicuramente Genova. Come ha detto il sindaco della città, Marco Bucci, da una tragedia come quella del ponte Morandi, Genova ha tratto insegnamenti e colto opportunità. Il modello Genova è stato vincente, perché si è basato su un approccio al progetto tipico dell’industria privata. Regole e strategie, dove le persone ci hanno “messo la faccia”. Secondo Bucci infatti, l’Italia ha le risolse economiche per far fronte a progetti importanti, ma manca una politica che ci metta la faccia e che garantisca risultati.
Che il futuro sia digitale è ormai chiaro a tutti. Così come è chiaro a tutti che è necessario operare la trasformazione digitale delle aziende e iniziare un percorso formativo all’interno di imprese e università. Secondo Foti , l’AD di Fineco, le banche hanno subito un grande choc durante il lockdown. Le banche tradizionali infatti non erano attrezzate per il digitale, diversamente da Fineco, nata per erogare servizi on line. Secondo Foti, poichè le banche hanno registrato un’elevata richiesta di assistenza e di utilizzo di servizi on line, dovrebbero cogliere questa opportunità. Una nuova categoria di persone, gli anziani, si è approcciata positivamente al digitale, dimostrando interesse verso un nuovo rapporto con la propria banca. La crescente domanda dimostra che queste saranno chiamate ad un’importante sfida per il futuro, ma anche a cogliere le grandi opportunità offerte dalla domanda.
La digitalizzazione da sola non basta
Il periodo del lockdown è stato un importante banco di prova sia per le persone sia per le aziende. Le persone hanno imparato ad utilizzare le nuove tecnologie per affrontare il proprio quotidiano. Le aziende invece, sono state costrette a reinventarsi e adeguarsi per far fronte alle richieste del mercato. Strumenti come il Cloud e intelligenza artificiale sono valide soluzioni per rispondere ai bisogni di entrambe. E IBM, per far fronte alle necessità del futuro, sta lavorando con i suoi partner per trasformare i settori trainanti della nostra economia e dell’istruzione.
Tuttavia, come ha indicato l’economista Carlo Cottarelli, la digitalizzazione da sola non basta. Questa infatti, specialmente per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, deve essere accompagnata da percorsi che semplificano i processi decisionali e le regole. Inoltre, secondo Cottarelli, il futuro del nostro Paese dipenderà anche dalla nostra capacità di aprirci al futuro senza guardare al passato. Dello stesso avviso è Foti , l’AD della banca Fineco, secondo cui il problema maggiore non è dotarsi di infrastrutture digitali, quanto adeguarsi al cambiamento con un nuovo approccio mentale dell’azienda nel suo complesso.
Le nuove generazioni: un push verso il digitale
Durante il Think Digital Summit Italia IBM 2020 si è affrontato anche il tema del ruolo delle giovani generazioni nella diffusione delle tecnologie innovative. La convivenza forzata ha contribuito ad un maggior confronto generazionale, favorendo la diffusione della cultura digitale tra amici e parenti. Abbiamo imparato ad utilizzare il digitale per comunicare, trascorrere il tempo libero, istruirci, socializzare e fare acquisti.
La nuova generazione ha traghettato le più mature verso tecnologie innovative, operando una trasformazione anche nel modo di fare acquisti. Infatti, secondo Cristina Lazzati , direttore Mark UP e Gdoweek, i giovani, attraverso i social, hanno contribuito ad arricchire l’ e-commerce di nuove opportunità. I social si sono trasformate in vere e proprie piattaforme di acquisto, permettendo alla clientela di scegliere come e quando fare compere.
Think Digital Summit Italia IBM 2020: la necessità della formazione
L’urgenza di offrire percorsi formativi ad aziende e persone è stato un altro punto nodale sviscerato durante Il Think Digital Summit Italia IBM 2020. Rappresentanti del mondo dell’istruzione, sia pubblica che privata, si sono confrontati sulle modalità intraprese per affrontare l’emergenza covid-19 e i sui progetti in cantiere per il futuro. Per il Direttore Paolo Boccardelli della LUISS Business School, il Covid-19 è stato uno stimolo. L’Ateneo infatti ha adeguato in fretta la propria offerta formativa con strumenti innovativi. La Luiss ha sempre utilizzato piattaforme digitali per erogare la formazione, tuttavia con l’emergenza Covid si è ritrovata a dover trasferire tutta l’attività verso contenuti nuovi e digitali. L’Ateneo è riuscito a portare 28 programmi in digitale da un giorno all’altro, utilizzando le proprie infrastrutture tecnologiche in collaborazione con i partner, tra cui IBM.
Anche il mondo dell’istruzione pubblica era già al passo con i tempi. Il Covid-19 è stato solo la conferma della necessità impellente di continuare verso un percorso tecnologico nuovo. La dott.ssa Raffella Iovane, direttore Sistemi Informativi dell’Università la sapienza di Roma, ha sottolineato che l’università ha abbracciato il digitale già prima dell’emergenza Covid-19, fornendo programmi formativi da fruire tramite Smartphone, il device più utilizzato dagli studenti. Inoltre, l’università sta portando avanti un progetto di intelligenza artificiale attraverso una App in collaborazione con l’IBM, a cui sono agganciati una serie di servizi per gli studenti come le card per le convenzioni, il virtual tour di orientamento tra le diverse offerte formative pensato per le matricole e la sostituzione del vecchio libretto universitario con quello digitale.