FM Centro per l’Arte Contemporanea presenta The Szechwan Tale. China, Theater and History (Cina, Teatro e Storia), una nuova grande mostra a cura di Marco Scotini – direttore artistico di FM – che si rivolge al contesto cinese, proseguendo la linea d’indagine tracciata con le mostre Non-Aligned Modernity, dedicata all’arte dell’Est Europa, e Il Cacciatore Bianco/The White Hunter, sull’arte africana.
The Szechwan Tale. China, Theater and History inaugura il 12 aprile 2018, durante la Milano Art Week, in concomitanza con miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano.
La mostra ripercorre la storia delle relazioni tra Oriente e Occidente attraverso i grandi temi del Teatro e della Storia, trattando questi argomenti all’interno di un percorso espositivo unico, concepito come un meta-teatro in cui più di trenta artisti internazionali e cinesi forniscono una decostruzione degli strumenti della macchina teatrale – il pubblico, il sipario, l’attore (l’automa, il puppet, il teatro delle ombre), i costumi e la scenografia (ambiente mutabile e immutabile), il testo e la musica – come metafora di altrettanti fenomeni sociali e del loro carattere storico.
La mostra è una evoluzione del progetto che il curatore Marco Scotini ha realizzato ad Anren, antica città del Sichuan in Cina, all’interno della prima Biennale di Anren (ottobre 2017 – febbraio 2018), intitolata Today’s Yesterday, con l’aggiunta di ulteriori artisti cinesi di fama internazionale. Le opere d’arte in mostra spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione ai video e ai film/documentari e provengono da prestigiose collezioni private.
Il titolo della mostra è un riferimento all’opera teatrale The Good Person of Szechwan (L’anima buona del Sezuan) di Bertolt Brecht del 1938, messa in scena a Milano al Piccolo Teatro da Strehler nel 1957-58. Altra figura importante per la mostra è Mei Lanfang (1894-1961), uno dei più importanti attori della storia del teatro cinese moderno, che ha influenzato il teatro d’avanguardia russo e poi tedesco. Non mancano i riferimenti all’opera lirica, con la presenza in mostra del costume della soprano Gina Cigna, indossato negli anni ’30 per la Turandot di Puccini al Teatro alla Scala.
Tra gli artisti: Cornelius Cardew, Chen Zhen, Chia-Wei Hsu, Céline Condorelli, Peter Friedl, Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi, Piero Gilardi, Dan Graham, Jia Zhangke, Joris Ivens, Joan Jonas, William Kentridge, Ji’í Kovanda, Mao Tongqiang, Mei Lanfang, Lin Yilin, Liu Ding, Rithy Panh, Michelangelo Pistoletto, Lisl Ponger, Qiu Zhijie, Pedro Reyes, Santiago Sierra, Sun Xun, Ulla von Brandenburg, Clemens von Wedemeyer & Maya Schweizer, Wei Minglun, Yang Fudong, Yang Yuanyuan, Zhang Huan, Zhang Xiaogang e altri ancora.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Biennale di Anren, l’Archivio Mei Lanfang di Pechino, e l’Istituto Culturale Italo-Cinese. L’allestimento, i trasporti e la logistica, la conservazione delle opere sono affidate a Open Care – Servizi per l’arte. FM Centro per l’Arte Contemporanea presenta The Szechwan Tale. China, Theater and History (Cina, Teatro e Storia), una nuova grande mostra a cura di Marco Scotini – direttore artistico di FM – che si rivolge al contesto cinese, proseguendo la linea d’indagine tracciata con le mostre Non-Aligned Modernity, dedicata all’arte dell’Est Europa, e Il Cacciatore Bianco/The White Hunter, sull’arte africana.