Sarà “The Front Runner” diretto da Jason Reitman, con Hugh Jackman, Vera Farmiga, il premio Oscar® J.K. Simmons e con Alfred Molina,il film di apertura della 36a edizione del Torino Film Festival (23 novembre – 1 dicembre 2018). Il regista stesso presenterà al pubblico del festival il suo nuovo film.
Tratto dal libro “All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid” del giornalista e sceneggiatore americano Matt Bai, “The Front Runner” racconta la vicenda che nel 1988 vide protagonista il senatore americano Gary Hart. Candidato democratico alla presidenza, mentre era in piena corsa elettorale Hart vide sfumare qualsiasi possibilità di vittoria quando trapelò sui giornali la notizia di una sua ipotetica relazione extraconiugale con la modella Donna Rice Hughes. Per la prima volta il gossip sulla vita privata dei politici occupò le prime pagine dei giornali.
“The Front Runner” uscirà nelle sale italiane il 21 febbraio 2019 distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Il regista – Jason Reitman
La carriera di Jason Reitman inizia in maniera esplosiva nel 2005 con l’irriverente “Thank You for Smoking”, con Aaron Eckhart, che fa conoscere al grande pubblico la grande capacità autoriale e registica dell’autore canadese-americano. Nel 2007 arriva la consacrazione con il film “Juno”, con Ellen Page e Michael Cera: il film, grande successo al botteghino, fa incetta di premi in molti festival internazionali, ricevendo anche un Oscar® alla sceneggiatura firmata da Diablo Cody. Nel 2009 esce “Tra le nuvole” con George Clooney e Anna Kendrick. Il film porta alla luce il lato più maturo di Reitman, riuscendo anche questa volta a convincere pubblico e critica. Seguono “Young Adult” del 2011 con Charlize Theron e Patton Oswalt; “Un giorno come tanti” con Kate Winslet e Josh Brolin; “Men, Women & Children” con Adam Sandler e Jennifer Garner. Nel 2018 realizza “Tully” con Charlize Theron e Mackenzie Davis.
Figlio d’arte – il padre Ivan Reitman è il regista di film di successo come “Ghostbusters – Acchiappafantasmi”, “Polpette”, “Junior” e tanti altri – Jason Reitman è divenuto in pochi anni uno dei registi contemporanei più interessanti, capace di realizzare film diversi tra loro e mai banali, in cui il passaggio dai registri comici a quelli drammatici avviene in maniera fluida creando cortocircuiti narrativi dagli esiti brillanti.