Presso l’Aula magna del Politecnico di Como, in Via Castelnuovo 7, si terrà la première italiana di un film-documentario molto noto ed apprezzato all’estero: THE BABUSHKAS OF CHERNOBYL, in occasione del trentennale del disastro nucleare di Chernobyl.
Il film, approdato in Europa circa un mese fa, sta raccogliendo riconoscimenti importanti, come ad esempio i premi vinti ai Festival di Los Angeles , Woodstock, Florida, Salem, Denver, Santa Fè, Sun Valley e Rotterdam.
Dopo essere stato presentato in varie capitali (nel mese scorso è stato proiettato a Praga, Copenaghen, New York e San Francisco, in questi giorni a Chicago, Londra, Salt Lake City , Madrid, Vancouver, Ankara e Seoul) ,Como ad oggi è l’unica tappa italiana in programma.
L’Associazione promotrice dell’iniziativa è Como Verso Est onlus, associazione che si occupa dal 2011 di accoglienza nella nostra città di bambini provenienti da Chernobyl, e dalle zone contaminate della Russia e della Bielorussia. Si tratta di una organizzazione composta esclusivamente da volontari, nata dal primo nucleo di famiglie accoglienti, che ospita ogni anno, nel mese di giugno, 26 minori. L’evento è promosso insieme allaFondazione Alessandro Volta con il supporto della Consulta degli Studenti, l’Ufficio scolastico di Como, ilLiceo Scientifico Paolo Giovio di Como, il Lake Como Film Festival, ed è sostenuto in parte dal contributo di alcuni sponsor (ALLIANZ BANK, SERVO ARTPACK e RONCORONI spa) al fine di poter garantire l’ingresso gratuito a tutta la cittadinanza.
In occasione del trentennale dal disastro nucleare di Chernobyl, Como Verso Est ha deciso di organizzare un evento culturale di tale importanza cercando di evitare i classici dibattiti “nucleare si/no” e optando per la proiezione di questo film che è un delicato ritratto della comunità di donne ultraottantenni che in condizioni da” sopravvissute” hanno scelto di vivere nella zona proibita attorno alla centrale, in una natura selvaggia, violando le disposizioni del governo bielorusso.
Considerato che le nuove generazioni di studenti non erano nemmeno nate nel 1986, è parso giusto nell’ottica di un metaforico “passaggio di consegne” generazionale coinvolgere la consulta studentesca, tutte le classi terminali degli istituti superiori e più attivamente il Liceo Linguistico Paolo Giovio.
Gli studenti del Liceo in particolare hanno fornito un importantissimo supporto nella realizzazione dei sottotitoli in italiano del film, che verrà proiettato in lingua originale inglese. Da questa collaborazione è nato un progetto didattico che ha coinvolto con entusiasmo una classe quarta, la quale ha messo in campo non solo competenze lingua straniera, ma anche abilità editoriali e culturali.
Per quanto concerne gli altri studenti si stanno promuovendo all’interno delle scuole dei momenti di preparazione al tema, quanto mai attuale non solo per la questione energetica ma anche per la sicurezza internazionale.