… cambio e muto e mi trasformo e in me stessa ritorno…
Il mutare delle cose è il terreno di ricerca artistica di Gabriella Gorini, raffinata e schiva artista che nel processo alchemico di trasformazione ha individuato la sua personale ispirazione nell’indagine e nel superamento dei limiti, limiti da tramutare in punti di forza.
Il progetto “Tessere”, in mostra al Pan, nasce dall’osservazione dei giochi della tradizione popolare, dalla possibilità di agire insieme secondo delle regole condivise. Così come nel gioco ogni partecipante è soggetto attivo , nel lavoro di Gabriella Gorini, piccoli pezzi autonomi concorrono al tutto. Piccoli moduli che racchiudono preziose immagini simboliche e che uniti vanno a formare la parola “Tessere”.
Un insieme di pluralità in cui ciascuna mantiene la propria identità trasformandosi in “altro”.
Tessere sono anche i pezzi del gioco del Domino, a cui è ispirato il lavoro della luna, composto da tavole di 50×50 che, unite, formano un’unica immagine.
Completano la mostra le “Tessere” del gioco dell’oca e tre lavori che esplorano l’apparenza e l’essere delle cose.
Le opere sono realizzate con tecnica mista (olio e acrilico su tela e carta di riso, foglia rame e argento, carta, colori al fosforo, pastelli a olio).
All’artista piace usare materiali diversi da sovrapporre, stratificare ed unificare, infine, sulla superfice della tela.
L’attenzione dell’artista è messa al servizio di una sensibile ricerca introspettiva per non dimenticare che questa è la vita, un fluire di esperienze da cui attingere e da cui lasciarsi condurre alla ricerca di nuovi, pur se temporanei, approdi.