Terrorismo. Il Consiglio europeo ha adottato in data odierna conclusioni sui risultati e sulle prossime tappe in materia di protezione degli europei dal terrorismo.
Gli Stati membri invitati a proseguire le discussioni sulla condivisione efficace di informazioni sui combattenti terroristi stranieri che rappresentano una grave minaccia. Le autorità sono invitate a emettere divieti d’ingresso nei confronti di cittadini di paesi terzi. Quei cittadini che rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale e a continuare a inserire tali divieti nel sistema d’informazione Schengen.
Incoraggiata un’ulteriore cooperazione tra le autorità antiterrorismo e quelle competenti a concedere un diritto di soggiorno, al fine di garantire il massimo coordinamento.
Terrorismo: richieste agli stati membri
Si è chiesto, inoltre, agli Stati membri di esplorare modalità per limitare i mezzi di azione di coloro che promuovono la radicalizzazione. Esortando a restare vigili al fine di garantire che le organizzazioni che promuovono la violenza e l’odio non possano beneficiare di fondi pubblici.
Un ulteriore invito rivolto agli Stati membri a coordinare ulteriormente le misure restrittive. Oltre le misure volte a vietare l’ingresso nell’UE. Chiesto alla Commissione di considerare la necessità di sviluppi giuridici che consentano il riconoscimento reciproco dei divieti d’ingresso nei confronti di sospetti terroristi.
Il Consiglio ha sottolineato la necessità di proseguire gli scambi in materia di accesso ai dati digitali. Anche in settori quali la conservazione dei dati, la crittografia o l’intelligenza artificiale. La Commissione è esortata a valutare l’opportunità di un’iniziativa legislativa ad hoc. Legislazione volta a stabilire norme minime in materia di definizione dei reati e sanzioni nel settore del traffico illecito di armi.