Terremoto Turchia e Siria: le associazioni umanitarie internazionali si stanno mobilitando per portare aiuto alle popolazioni colpite. Sono ormai migliaia i morti o feriti nel Sud della Turchia e nel Nord-Ovest della Siria, con numeri in continuo aumento e persone ancora intrappolate sotto le macerie.
Save the children
Save the Children ha attivato la risposta all’emergenza nelle regioni colpite, dove i sopravvissuti hanno un drammatico bisogno di ripari, coperte, cibo e cure mediche, in uno scenario in cui, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 23 milioni di persone, tra cui circa 1,4 milioni di bambini, potrebbero essere colpite dal terremoto. In Turchia, secondo gli ultimi dati, sono crollati circa 5.775 edifici in 10 città e la popolazione non riesce ad avere riscaldamento, elettricità, aiuti, acqua potabile e servizi di comunicazione. I bambini stanno vivendo nel terrore.
Save the Children esprime la propria profonda preoccupazione per le persone che, nel Nord-Ovest della Siria, avevano già dovuto abbandonare le proprie case a causa di un conflitto che dura ormai da quasi 12 anni, e vivono nei campi per sfollati. Sono infatti quasi 3 milioni di sfollati interni nel Nord-Ovest della Siria e 1,8 milioni di persone vivono nei campi dell’area colpita dai terremoti. In queste aree, Save the Children sta lavorando a stretto contatto con le organizzazioni partner per valutare l’entità dei danni man mano che la situazione diventa più chiara e fornire il supporto di cui i bambini hanno bisogno.
“In Siria fa incredibilmente freddo in questo momento. Siamo molto preoccupati: molte persone, compresi i bambini, possono essere ancora intrappolate sotto le macerie, altre sono senza casa e si arrangiano come possono, anche dormendo nelle auto. Siamo particolarmente in ansia per i bambini che dormono all’aperto a temperature gelide”, ha dichiarato Kathryn Achilles, Direttore Media e Comunicazione di Save the Children Siria.
In Turchia, l’Associazione che da oltre 100 anni si occupa della salute dei bambini sta lavorando per valutare i bisogni e ha istituito un team che sosterrà la risposta di emergenza nazionale in tutta la regione, in stretto coordinamento con il governo e le principali parti interessate. Le squadre di Save the Children sul campo stanno pianificando di sostenere le comunità colpite con kit invernali e di emergenza, tra cui coperte e indumenti caldi.
Per supportare la risposta all’emergenza di Save the Children, puoi fare una donazione qui: https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze#form-start
Action Aid
Anche l’organizzazione umanitaria Action Aid si è attivata per rispondere all’emergenza. ActionAid dichiara che “la situazione delle donne, delle ragazze e delle comunità emarginate in seguito al terremoto in Turchia e Siria sta diventando sempre più allarmante“. Secondo quanto riferito, molte famiglie passeranno un’altra notte senza alcun tipo di riparo temporaneo in condizioni di freddo glaciale, l’organizzazione umanitaria internazionale teme per la sicurezza di coloro che si trovano per strada. Inoltre, teme che non ci sia nessun tipo di supporto per le donne e le ragazze che hanno le mestruazioni, sono incinte o stanno allattando e hanno esigenze particolari. Le donne e le ragazze che vivono nelle regioni colpite dal terremoto si trovavano già in situazioni molto vulnerabili, essendo fuggite dalle loro case in Siria, e facevano affidamento sull’assistenza umanitaria.
Racha Nasreddine, direttore regionale di ActionAid per la regione araba, spiega: “Si tratta di una situazione sconvolgente, dopo 12 anni di conflitto in Siria, le donne e le ragazze sfollate in Siria o rifugiate in Turchia erano già in una situazione molto vulnerabile prima del terremoto e ora hanno visto distrutte le loro case e i loro mezzi di sussistenza. Le donne e le ragazze soffrono di più durante le emergenze umanitarie. La violenza contro di loro aumenta e sono ancora più a rischio di sfruttamento. L’accesso a servizi come gli ospedali è molto limitato e le donne incinte rischiano di avere complicazioni se non possono ricevere le cure mediche di cui hanno bisogno. Anche chi ha le mestruazioni deve gestire il ciclo senza i prodotti giusti e con poca o nessuna privacy. Con le associazioni nostre partner stiamo elaborando il piano di risposta per Turchia e Siria. Sappiamo che c’è un urgente bisogno di spazi sicuri in cui le donne e le ragazze possano recarsi, così come di kit con prodotti per le mestruazioni, ci assicureremo che questi aspetti vengano affrontati subito“.
ActionAid chiede alla comunità internazionale di garantire che la risposta umanitaria al terremoto sia adeguatamente finanziata, compresa l’assistenza alle sopravvissute alla violenza di genere, e di sostenere l’accesso sicuro e senza ostacoli delle organizzazioni umanitarie alle comunità più colpite.
Azione contro la fame
L’organizzazione umanitaria “Azione contro la Fame” ha mobilitato le sue squadre di emergenza per valutare e rispondere ai bisogni iniziali delle vittime del terremoto in Siria e Turchia. Da una prima valutazione nelle aree colpite è emersa come prioritaria la necessità di fornire kit per dormire (materassi e coperte), stufe, carburante e kit per l’igiene. Ugualmente individuati come prioritari il ripristino dei sistemi igienico-sanitari, il sostegno psicologico alle vittime e la fornitura di denaro alle famiglie colpite. Il team di emergenza sta lavorando direttamente con le organizzazioni e le autorità locali che stanno coordinando la risposta in entrambi i Paesi.
“Le squadre di Azione contro la Fame ad Aleppo stanno conducendo una rapida valutazione dei bisogni, insieme ad altre agenzie, per identificare le priorità a cui fornire risposta. I rifugi temporanei identificati sono stati valutati insieme alla Mezzaluna Rossa Araba Siriana e le liste dei medicinali necessari sono state ricevute dalla Direzione sanitaria di Aleppo. Data l’esperienza di Azione contro la Fame nel ripristino dei sistemi idrici e igienico-sanitari nella zona, sono state valutate anche le esigenze idriche. C’è urgente bisogno di servizi di trasporto dell’acqua perché la fornitura idrica ai quartieri colpiti è stata interrotta per non ostacolare le operazioni di soccorso”, spiega il direttore della missione di Azione contro la Fame in Siria, Dariusz Zietek.
“La situazione è ancora insicura, c’è molta incertezza. La stragrande maggioranza delle persone dorme in auto, perché molte case hanno grosse crepe e finché gli edifici non saranno ispezionati, non è sicuro rientrare. Nella nostra casa non c’erano gas, elettricità e acqua potabile, ma oltre al soccorso di vario tipo, che è assolutamente necessario, servirebbe supporto psicologico. Anche per i soccorritori e gli operatori umanitari sarà difficile prestare aiuto, in assenza di supporto psicologico. Ci sono persone molto scosse da quello che è successo”, dice Daniel Martàn, un operatore di Azione contro la Fame.
PER SOSTENERE LA RISPOSTA DI AZIONE CONTRO LA FAME ALL’EMERGENZA TERREMOTO:
Dona ora su bit.ly/emergenza_terremoto_Siria_Turchia
IBAN: IT98 W030 6909 6061 0000 0103 078 (causale: emergenza terremoto)
Conto Corrente Postale: 1021764194 (causale: emergenza terremoto)
L’Ordine di Malta
Per aiutare le popolazioni di Turchia e Siria colpite dal terremoto lo scorso 6 febbraio si è messo in moto anche l’Ordine di Malta. L’Ordine di Malta, con i suoi corpi di soccorso ha già inviato una prima squadra per coordinare i primi interventi e organizzare l’invio delle forniture di soccorso per assistere la popolazione. In Italia, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM è in codice arancio, pronto a partire nel giro poche ore dall’attivazione con uomini e mezzi, per partecipare ai soccorsi e fornire assistenza agli sfollati.
Il CISOM ha sottoscritto una raccolta fondi straordinaria per aiutare migliaia di persone, uomini, donne e bambini rimasti senza casa, che hanno un disperato bisogno di riparo, assistenza medica, cibo, denaro e fonti di calore. Per dare una risposta immediata e urgente, è necessario il contributo di tutti. Si può donare subito
- attraverso il modulo online presente sul sito del CISOM
- tramite un bonifico bancario all’IBAN IT41D0200805038000105867301 intestato a Fondazione CISOM, specificando nella causale: FACCIAMO PRESTO.
Fonti: Save the children, ActionAid, Azione contro la fame, Ordine di Malta
In copertina foto gentilmente concessa da Azione contro la fame