Il nuovo anno in Giappone è iniziato con un terribile terremoto e numerosi tsunami. Ieri, 1° gennaio, diverse scosse di terremoto hanno scosso la parte centrale del Paese. I programmi televisivi sono stati interrotti e le autorità hanno consigliato la popolazione di evacuare. Diversi tsunami sono stati, inoltre, segnalati in diversi porti del Paese. Attualmente l’allerta tsunami è rientrata.
Il terremoto e gli tsunami in Giappone
Alle 16.10 (8.00 ora italiana) un terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito la prefettura di Ishikawa, sull’isola principale di Honshu, sul lato del Mar del Giappone. La scossa delle 16 è stata, secondo le autorità locali, solo una delle 50 scosse di magnitudo 3.2 e superiore registrate durante le vacanze di Capodanno.
Come conseguenza dello sciame sismico si sono generate onde alte almeno 1,2 metri che hanno travolto diversi porti tra cui quello di Wajima e altri dell’isola settentrionale di Hokkaido.
Il bilancio provvisorio del terremoto
Secondo le fonti locali, le vittime del sisma sono 6. A decine di migliaia di persone è stato, inoltre, ordinato di evacuare. A Wajima si è sviluppato un incendio che ha inghiottito una fila di case. Le strade danneggiate hanno reso difficili le operazioni dei Vigili del fuoco. Nelle prefetture di Toyama, Ishikawa e Niigata ci sono circa 33.500 famiglie che non hanno elettricità. I danni provocati, invece, non sono ancora stati quantificati. Circa 10.000 militati sono in partenza e 20 aerei militari sono stati inviati per verificarli.
Il terrore corre sui social
Numerosi video sul terremoto del Giappone sono circolati in rete in queste ore. In essi sono chiaramente visibili i danni provocati dal terremoto: strade sollevate, palazzi crollati, treni che tremano nelle stazioni. Il Giappone non è nuovo a queste esperienze: ogni anno si verificano circa 100 terremoti, nel Paese vigono regole rigide per garantire la sicurezza degli edifici e le esercitazioni di emergenza sono condotte regolarmente. Tuttavia non sono mancati terremoti devastanti come quello del 2011 che ha innescato uno tsunami, causa della morte di circa 18.500 persone e dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima.
In copertina foto di Clay Banks su Unsplash